Educare le comunità locali in Tanzania a conoscere la biodiversità e valorizzarla: è l’obiettivo di Nature Ambassadors avviato dalla onlus SeedScience per coinvolgere 300 studenti tra 13 e 18 anni che vivono al confine tra le regioni di Morogoro e Pwani e avviarli in progetti di conservazione di alcune specie animali e vegetali autoctone.
“L’educazione è la chiave per lo sviluppo sostenibile di una comunità e di un Paese e gli insegnanti rivestono un ruolo cruciale”, ha spiegato Michele Raggio, coordinatore del progetto e presidente di SeedScience, una associazione di volontari attiva da anni in Africa per educare e formare generazioni di giovanissimi alla scienza e alla tutela dell’ambiente. Il nuovo progetto Nature Ambassadors, Learn without borders, Preserve within the community, prosegue il lavoro fatto negli anni precedenti proprio in Tasmania coinvolgendo i ragazzi già formati e avrà il supporto anche dal gruppo internazionale dei National Geographic Explorers. “Come per tutti i nostri progetti – ha aggiunto Raggio – l’obiettivo principale è far sì che la popolazione locale acquisisca conoscenze e competenze per portare avanti in autonomia quanto abbiamo iniziato in collaborazione”.
Due anni di attività al confine tra le regioni di Morogoro e Pwani, un'area di ricca di biodiversità in cui è però forte la necessità di sensibilizzare la comunità sul valore di quegli ecosistemi. “Tutti gli sforzi che gli scienziati stanno facendo per conoscere meglio il mondo non valgono nulla se fatti solo per far progredire la scienza”, ha detto Tsiory Andrianavalona, paleontologa coinvolta nel progetto di SeedScience e co-fondatrice di ExplorerHome Madagascar. “L’essenziale, per noi – ha aggiunto – sarà far conoscere alle future generazioni il lavoro svolto e il suo valore”.
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