L’esercizio fisico di resistenza stimola tutti i tessuti dell’organismo, non solo quelli coinvolti nel movimento. Lo indica una ricerca pubblicata su Nature dal Consorzio di ricerca sui Trasduttori Molecolari dell’Attività Fisica dell’Istituto di Sanità americano Nih condotta sui topi, che per la prima volta mette in luce anche il modo in cui gli effetti dell’esercizio fisico cambiano a seconda del sesso.
Sebbene siano già noti da tempo i benefici dell’esercizio fisico non si era mai analizzato con dettaglio gli effetti delle attività di resistenza su ogni singolo tipo di tessuto del corpo, anche quelli non associati all’attività. Per farlo i ricercatori hanno analizzato i cambiamenti dovuti all’attività fisica di resistenza in tutti i tipi di tessuti di giovani ratti, analizzando l’espressione di ben 35mila differenti molecole in 19 tessuti differenti.
I dati hanno ad esempio permesso di osservare l’attività dei mitocondri, una sorta di centrale energetica della cellula, scoprendo così anche cambiamenti nei mitocondri delle ghiandole surrenali. Finora non si conoscevano effetti dell’esercizio su queste ghiandole né tantomeno le differenti risposte tra i sessi sull’attività metabolica delle cellule del tessuto adiposo bianco. Scoperte che potrebbero avere un impatto per nuove ricerche su come gli interventi di esercizio fisico potrebbero essere raccomandati in modo differenziato per uomini o donne che soffrono di condizioni come l’obesità o per trattare alcuni tipi di patologie.
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