La Rete delle Città Sane
dell'Organizzazione mondiale della Sanità si allea con
l'università per promuovere studi sul miglioramento della
qualità della vita. Ad Ancona la Rete ha sottoscritto un
protocollo di collaborazione con l'Università Politecnica delle
Marche, dedicato in particolare alla promozione della longevità
attiva, la sostenibilità alimentare, e l'uso di tecnologie
innovative.
"Siamo certi - ha detto Simona Arletti, presidente della Rete
Cs - che le azioni, i progetti e le strategie di prevenzione
primaria che possono svolgere le città necessitano sempre di più
di una base scientifica e di nuovi stimoli culturali che solo
una università ci può dare''. Un esempio concreto di
collaborazione può venire da un progetto di ricerca sulla
medicina personalizzata che ''si prefigge di studiare se fornire
consigli dietetici personalizzati può aumentare la
consapevolezza sull'importanza di fattori genetici e stile di
vita e aumentare la motivazione a migliorare le scelte
alimentari e dietetiche''.
"L'istruzione è la prima arma per vivere in salute e
abbattere anche i costi derivanti dalle malattie - ha ricordato
il rettore di Unipvm Sauro Longhi -. Noi mettiamo in questa
collaborazione tutte le nostre competenze, dalla medicina alle
scienze, senza dimenticare le facoltà di agraria, ingegneria ed
economia perché tutte le aree contribuiscano fattivamente alla
programmazione di città capaci di accogliere cittadini più sani,
attenti all'ambiente, all'alimentazione e quindi anche più
felici''.
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