Esami di 'riparazione' in Veneto
per gli aspiranti operatori socio sanitari (Oss) che non avevano
superato la prova per accedere alla professione. Un modo con cui
la sanità regionale cerca di recuperare personale per le corsie
degli ospedali, dove mancano circa 3.500 operatori socio
sanitari.
I corsi di recupero, una prova scritta e, se superata questa,
una pratica, sono iniziati da Treviso dove 21 dei 32 candidati
'di ritorno' sono stati promossi e hanno ottenuto il titolo per
iniziare la professione. Gli enti individuati dalla Regione per
gli esami di recupero sono l'Enaip e il Codess: altrette
sessioni sono in programma a giugno e ad ottobre 2024.
"La scelta della Regione Veneto di prevedere una seconda
possibilità per questi operatori - ha detto l'assessore alla
formazione Elena Donazzan - è stata lungimirante, perché ha
intercettato le esigenze del territorio, rispondendo alla
necessità di reperire nuovi professionisti, e ha potuto dare
soddisfazione alle aspirazioni professionali di tante persone
motivate all'interno della regione". "Ci sono molte ragioni - ha
aggiunto - per le quali un candidato può fallire una prova:
l'emozione, problemi personali, difficoltà linguistiche. Era
importante non disperdere il capitale umano e l'investimento
formativo di 1000 ore".
Complessivamente, negli ultimi tre anni erano stati avviati
147 corsi per Oss nelle diverse province del Veneto. Dei 3.471
partecipanti - il 15% stranieri, l'85% candidati donne, il 65%
con un titolo di studio superiore - il 6-7 % non era riuscito a
superare l'esame di qualifica.
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