"L'influenza stagionale quest'anno
è iniziata nella 42/a settimana ed è immediatamente balzata
sopra il livello epidemico". Lo ha affermato Claudio Cricelli,
presidente della Società italiana di Medicina generale, in
occasione del 38/o congresso Simg in corso in questi giorni a
Firenze.
"Abitualmente - ha spiegato Cricelli - l'influenza iniziava con
pochi casi che crescevano gradualmente. Quest'anno, invece, la
curva di crescita si sta mantenendo stabilmente sopra la soglia:
questo lascia presumere che, se la curva non andasse a
modificarsi, vi sarà un picco anticipato, collocato intorno
alla 52/a settimana del 2021 e la quarta settimana del 2022 ,
quindi a cavallo tra Natale e Capodanno e a fine gennaio del
2022". "Covid e influenza - ha aggiunto - non sono facilmente
distinguibili, tanto più che la variante Delta ha un'elevata
modalità di espressione attraverso le elevate vie respiratorie
(raffreddore), quindi simula i sintomi tradizionali
dell'influenza e di altre malattie respiratorie. Né quest'anno
vi è stato un fenomeno come nel 2020, in cui il virus
influenzale è stato arginato dalle misure restrittive messe in
atto in gran parte del mondo".
"Questa situazione emergenziale - ha concluso Cricelli - ha
nuovamente rilevato i limiti della medicina generale, che oltre
a fronteggiare l'emergenza pandemica e le malattie stagionali,
deve seguire costantemente i malati cronici, già penalizzati con
rallentamenti durante il 2020, senza dimenticare che sono gli
stessi medici di famiglia ad essere già impegnati nella campagna
vaccinale con le terze dosi, con i vaccini antinfluenzali, con i
tamponi, con i Green pass".
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