/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aborto: Abruzzo, Ru486 meglio in ospedale che in consultorio

Aborto: Abruzzo, Ru486 meglio in ospedale che in consultorio

Circolare Regione, dopo recenti modifiche normativa

PESCARA, 10 febbraio 2021, 16:36

Redazione ANSA

ANSACheck

Aborto: Abruzzo, Ru486 meglio in ospedale che in consultorio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aborto: Abruzzo, Ru486 meglio in ospedale che in consultorio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Aborto: Abruzzo, Ru486 meglio in ospedale che in consultorio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con la formula di "forte raccomandazione alle Asl regionali", l'Abruzzo ha inviato una circolare "affinché l'interruzione farmacologica di gravidanza con utilizzo di mefipristone e prostaglandine sia effettuata preferibilmente in ambito ospedaliero e non presso i consultori familiari". Duplice firma dell'assessore alla sanità Nicoletta Verì e del Dg della sanità Claudio D'Amario.
    "E' un provvedimento a favore delle donne - spiega all'ANSA la Verì - e si è reso necessario alla luce delle modifiche dello scorso agosto alla normativa che regolamenta l'accesso al trattamento farmacologico per l'interruzione di gravidanza".
   

 "Penso che le donne debbano essere assistite in ambienti più consoni, e debbano ricevere le necessarie informazioni", ha proseguito l'assessore - Nelle indicazioni terapeutiche dei prodotti utilizzati, è infatti previsto che le donne alle quali viene somministrato il farmaco devono poter disporre nella stessa sede di strutture mediche adeguate, così da poter far fronte ad eventuali effetti collaterali. "Condizione - spiega l'assessore - che spesso non si verifica nelle nostre sedi consultoriali, dove non sempre è presente una figura medica e non c'è una perfetta integrazione con le sedi dipartimentali. Vale a dire che le indicazioni ministeriali potrebbero non essere rispettate. Di qui la richiesta di somministrare il farmaco preferibilmente in ambito ospedaliero, a tutela della salute della donna e nel pieno rispetto del dettato della legge 194". Nel frattempo, a ciascuna Asl è stato richiesto di fornire, per ogni sede consultoriale presente, una serie di informazioni: la presenza di un collegamento funzionale tra i servizi territoriali e gli ospedali di riferimento; la individuazione di sedi disponibili con spazi dedicati; la formazione specifica degli operatori coinvolti; - la puntuale raccolta dati attraverso la scheda Istat D12 ; la definizione dei criteri di ammissione e dei criteri di esclusione; le informazioni da fornire alla paziente; la predisposizione di un consenso informato; la definizione di protocolli operativi ben definiti per l'esecuzione dell'interruzione volontaria di gravidanza con il trattamento farmacologico; l'attivazione del monitoraggio degli eventuali effetti collaterali dell'interruzione volontaria di gravidanza effettuata con l'utilizzo di farmaci. "Questo monitoraggio - conclude la Verì - ci permetterà di avere un quadro puntuale dell'organizzazione dei nostri consultori rispetto alla tematica dell'interruzione farmacologica di gravidanza, fermo restando il ruolo irrinunciabile che queste strutture hanno da sempre nell'affiancare la donna in un momento così delicato della propria vita". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza