In aumento, tra le le vaccinazioni
non raccomandate, le coperture per l'anti-pneumococcica - con il
90,90% nel 2017 contro l'88,4% nel 2016 - e anti-meningococcica
C, 83,06% nel 2017 contro l'80,7% nel 2016. I dati sono
contenuti in una circolare del Ministero della Salute del 14
agosto inviata tra l'altro a regioni, Ministero dell'Istruzione
e Federazione degli Ordini dei medici. Il documento definisce in
miglioramento ma ancora non adeguate le vaccinazioni
obbligatorie, basse le coperture vaccinali per quelle
raccomandate. E ribadisce la necessità di tutelare i soggetti
più fragili che costituiscono una quota non trascurabile della
popolazione pediatrica e non solo.
Viene inoltre sottolineata l'importanza di migliorare la
copertura vaccinale tra gli operatori sanitari, sia per la
protezione del singolo operatore che come garanzia nei confronti
dei pazienti, ai quali potrebbe essere trasmessa l'infezione
determinando gravi danni e persino casi mortali, soprattutto nel
caso di malattie come morbillo, parotite, rosolia, influenza,
pertosse, epatite B, varicella, polio, difterite. Non solo: la
circolare evidenzia che essendo alcuni virus e batteri
caratterizzati da elevata trasmissibilità, come il morbillo, la
possibilità di contagio nelle sale di attesa delle strutture
sanitarie, inclusi i pronto soccorso, è alta, e le persone
possono infettarsi dopo un tempo di esposizione anche
relativamente breve.
I dati, che fanno riferimento al 31 dicembre 2017, in
relazione alla copertura anti-HPV nei ragazzi indicano che non
tutte le regioni hanno avviato il programma di offerta e che la
copertura anche nelle regioni che lo hanno fatto è molto lontana
dagli obiettivi previsti. Stesso discorso per
l'anti-meningococcica B la copertura risulta largamente
inferiore alle previsioni e in alcune regioni il programma non è
ancora stato avviato.
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