(ANSA)- ROMA, 27 APR - Le variazioni climatiche in corso
potrebbero contribuire a una nuova estensione delle aree
malariche nel mondo. A evidenziarlo è la Simit, Società Italiana
Malattie Infettive e Tropicali, all'indomani della giornata
mondiale della malaria. Secondo l'Oms, nel 2016 nel mondo si
sono verificati 216 milioni di casi, con 445 mila decessi, molti
dei quali in bambini. Per la Simit l'eventualità di disporre di
un vaccino efficace almeno per uno dei parassiti malarici non
può ancora definirsi prossima.
"Alle quattro specie di plasmodio in grado di infettare
l'uomo - spiega Massimo Galli, presidente Simit - si è aggiunta
l'evidenza di un ruolo di una quinta specie, Plasmodium
knowlesi, che parassita le scimmie".
In Italia si evidenzia che alcuni casi recenti di malaria
'criptica' hanno causato preoccupazione. Ma nel 2011-2015 si
segnalano 3.633 casi quasi tutti d'importazione. Le infezioni
autoctone sono state infatti solo 7.
"Nel nostro Paese - rileva la Simit - a più di sessant'anni
dall'eradicazione si ritiene improbabile che ceppi del parassita
del Plasmodium falciparum adattati alle specie africane di
zanzara anofele possano essere assunti e veicolati dalle zanzare
sul territorio. Teoricamente meno improbabile potrebbe essere
invece il ritorno della malaria da Plasmodium vivax, il
responsabile della terzana benigna, recentemente ricomparso in
Grecia. Per il momento, tuttavia, non sussistono reali
avvisaglie in merito".
Per quanto riguarda invece la meningite, la cui giornata
mondiale si è celebrata il 24 aprile, la Simit ricorda
l'importanza della vaccinazione antipneumococcica, prevista
gratis per chi ha fattori di rischio o compiuto 65 anni, ma per
cui la copertura è ancora "molto insoddisfacente".
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