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Con variazioni clima, maggiore estensione zone malariche

Con variazioni clima, maggiore estensione zone malariche

In Italia possibile ritorno Plasmodium vivax

ROMA, 27 aprile 2018, 11:53

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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(ANSA)- ROMA, 27 APR - Le variazioni climatiche in corso potrebbero contribuire a una nuova estensione delle aree malariche nel mondo. A evidenziarlo è la Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, all'indomani della giornata mondiale della malaria. Secondo l'Oms, nel 2016 nel mondo si sono verificati 216 milioni di casi, con 445 mila decessi, molti dei quali in bambini. Per la Simit l'eventualità di disporre di un vaccino efficace almeno per uno dei parassiti malarici non può ancora definirsi prossima.
    "Alle quattro specie di plasmodio in grado di infettare l'uomo - spiega Massimo Galli, presidente Simit - si è aggiunta l'evidenza di un ruolo di una quinta specie, Plasmodium knowlesi, che parassita le scimmie". In Italia si evidenzia che alcuni casi recenti di malaria 'criptica' hanno causato preoccupazione. Ma nel 2011-2015 si segnalano 3.633 casi quasi tutti d'importazione. Le infezioni autoctone sono state infatti solo 7. "Nel nostro Paese - rileva la Simit - a più di sessant'anni dall'eradicazione si ritiene improbabile che ceppi del parassita del Plasmodium falciparum adattati alle specie africane di zanzara anofele possano essere assunti e veicolati dalle zanzare sul territorio. Teoricamente meno improbabile potrebbe essere invece il ritorno della malaria da Plasmodium vivax, il responsabile della terzana benigna, recentemente ricomparso in Grecia. Per il momento, tuttavia, non sussistono reali avvisaglie in merito". Per quanto riguarda invece la meningite, la cui giornata mondiale si è celebrata il 24 aprile, la Simit ricorda l'importanza della vaccinazione antipneumococcica, prevista gratis per chi ha fattori di rischio o compiuto 65 anni, ma per cui la copertura è ancora "molto insoddisfacente".
   

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