(ANSA) - ROMA, 14 MAG - Il contatto pelle-a-pelle è uno dei
momenti essenziali per promuovere un sano sviluppo del neonato e
per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiarne sempre,
anche in epoca Covid. E grazie alla sensibilizzazione da parte
degli esperti, in 9 terapie intensive neonatali su 10 è stata
garantita anche durante la pandemia. A sottolineare l'importanza
della cosiddetta 'cura del canguro' per il corretto sviluppo dei
neonati prematuri, alla vigilia della Giornata Mondiale della
Kangaroo Mother Care del 15 maggio, sono la Società Italiana di
Neonatologia (SIN) e il coordinamento associazioni dei genitori,
Vivere Onlus.
La Kangaroo Mother Care è il contatto pelle a pelle tra mamma
o papà e il bambino appena nato, che viene tenuto nudo sul
petto. Questo vero e proprio intervento terapeutico, efficace
per promuovere il legame precoce tra genitori e neonato
prematuro, contribuisce all'adattamento del piccolo alla vita
fuori dall'utero, e porta diversi benefici. Consigliata anche
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, numerosi studi
dimostrano che può ridurre la mortalità e i danni cerebrali dei
neonati con peso alla nascita molto basso e promuovere il legame
di attaccamento. La Sin ha promosso un'indagine, effettuata a
febbraio-marzo 2021 alla quale hanno risposto 90 centri di
Terapia Intensiva Neonatale (Tin). Ne è emerso che, in corso di
pandemia Covid-19, nel 68% dei centri è stata praticata o
incoraggiata la 'Cura del canguro', ridotta di durata o
frequenza nel 31% dei centri, sospesa solo nell'1%. "È
fondamentale fare di tutto per sostenere questa vicinanza,
nonostante i problemi causati dal coronavirus, che hanno creato
non poche difficoltà nell'organizzazione dei reparti", ricordano
i neonatologi. In quest'ottica Sin e Vivere Onlus hanno
supportato le Terapie intensive neonatali ed i genitori a non
rinunciare al contatto skin to skin, prescrivendo nuove regole,
come l'ingresso di un solo genitore alla volta e l'utilizzo di
mascherine. (ANSA).
