Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Meno calorie nel piatto un possibile elisir di lunga vita

Meno calorie nel piatto un possibile elisir di lunga vita

Dieta ipocalorica rallenta processo di invecchiamento del 2-3%

ROMA, 23 gennaio 2024, 12:35

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Meno calorie si assumono durante il giorno, più anni di vita potremmo aspettarci: lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Nature Aging e condotto dalla Columbia University secondo cui la cosiddetta "restrizione calorica" a lungo termine potrebbe rallentare il processo di invecchiamento biologico negli adulti. In particolare, riducendo l'apporto calorico del 12% per due anni in adulti magri o leggermente in sovrappeso, si è osservato un rallentamento del processo di invecchiamento dell'ordine del 2-3%. Sebbene l'effetto sia modesto, si accumula nel tempo; ricerche precedenti suggeriscono che un rallentamento simile potrebbe ridurre il rischio di morire di circa il 10-15%. I risultati del lavoro forniscono prove che i cambiamenti molecolari associati all'età possono essere rallentati o invertiti, potenzialmente estendendo la durata della vita umana.

Quella che gli scienziati chiamano l'età biologica di una persona non è altro che un metro per misurare l'accumulo di danni, cambiamenti fisiologici e perdita di funzione fisica che si verificano in una persona nel corso del tempo. Quasi mai coincide con l'età anagrafica dell'individuo; due coetanei infatti possono avere una età biologica simile a seconda anche dei loro stili di vita.

In questo studio per determinare se la riduzione calorica a lungo termine cambiava la velocità dell'invecchiamento del corpo i ricercatori hanno misurato delle modifiche al Dna. Hanno esaminato gli effetti della restrizione calorica in adulti giovani e di mezza età sani, magri o leggermente in sovrappeso, nel corso di due anni. Gli scienziati volevano sapere se la restrizione calorica influenzava i processi molecolari associati all'invecchiamento. Rispetto ai 75 partecipanti che hanno mantenuto un'alimentazione normale, i 143 partecipanti che hanno ridotto le calorie hanno rallentato la loro velocità di invecchiamento del 2-3% utilizzando un "contachilometri" basato sui cambiamenti del Dna che determina il tasso annuale di invecchiamento biologico. Questo studio fornisce prove che la riduzione calorica a lungo termine rallenta i cambiamenti che si verificano con l'invecchiamento negli uomini e suggerisce che l'invecchiamento del Dna potrebbe essere modificabile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza