"Il progetto Car-T di Alleanza Contro
il Cancro, diretto dal professor Franco Locatelli, è il primo
esempio di sforzo nazionale in questo settore. Il progetto ha
già prodotto una nuova terapia basata su cellule Car-T non
congelate che si sono dimostrate particolarmente attive su tutti
i sette pazienti che sono stati trattati finora. Speriamo di
poter sviluppare nuove terapie Car-T per i tumori solidi. Non
abbiamo ancora certezze, ma i dati preliminari sono molto
incoraggianti". Lo ha reso noto oggi il professor Ruggero De
Maria, presidente di Alleanza Contro il Cancro (Acc), al Forum
nazionale sulle Car-T organizzato da European House Ambrosetti.
De Maria ha informato che attualmente in Italia "esiste una
sola officina GMP (Good Manufacturing Pratice) accademica
approvata per la produzione di terapie Car-T ed è al Bambino
Gesù di Roma, con nove camere di produzione. Al Policlinico
Gemelli è stato avviato il processo autorizzativo per altre
cinque. Inoltre, altri centri si stanno organizzando.
Proprio ieri si è svolta una riunione al Ministero della Salute
per l'allestimento di officine GMP in diverse regioni italiane.
Creare una massa critica avrebbe solo vantaggi dal punto di
vista della produzione, dell'efficienza e dello scambio di
sapere per offrire risposte migliori ai pazienti".
Secondo il presidente di Acc, parte dei risultati può essere
ottenuta anche con una differente cultura sul punto nelle
singole regioni: "E' auspicabile - dice - che in ciascuna
regione ci siano più siti produttivi per le terapie geniche che
verranno sviluppate nei prossimi anni, che non sono solo Car-T,
e che necessiteranno ugualmente di officine GMP".
Quanto al futuro, De Maria ha concluso riferendo delle
attività in corso con Aifa "con la quale lavoriamo per
raccogliere e analizzare i dati real world con l'obiettivo di
creare un repository nazionale dove si possano inserire anche i
dati delle sperimentazioni cliniche".
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