Con un vaccino disponibile contro il
nuovo coronavirus, efficace e sicuro, cosa può spingere le
persone a scegliere di vaccinarsi? Una maggiore propensione al
rischio. Per gli scettici una spinta potrebbe arrivare da
messaggi che si focalizzano sull'importanza del raggiungimento
dell'immunità di gregge. Lo rileva uno studio della Vanderbilt
University, negli Stati Uniti. Per la ricerca sono state chieste
a un campione rappresentativo di partecipanti una serie di
informazioni sui vari comportamenti in generale e sugli
atteggiamenti relativi alla COVID-19 nello specifico, inclusa la
naturale propensione a correre dei rischi e se intendessero fare
un vaccino, se disponibile. È emerso che nel complesso, chi
mostrava preferenze di rischio più elevate era più propenso ad
affermare che intendeva vaccinarsi, mentre chi mostrava
preferenze di rischio inferiori era più propenso a dire che non
intendeva farlo. Gli studiosi hanno poi quindi voluto stabilire
se determinati messaggi potessero convincere le persone avverse
al rischio a fare un vaccino COVID-19. In un esperimento
separato, hanno testato due tipi di messaggi. Uno enfatizzava il
dovere e il beneficio sociale, riferendosi al modo in cui la
vaccinazione diffusa aiuti a costruire l'immunità di gregge
relativamente a una malattia.L'altro si è concentrato invece
sull'elevato tasso di efficacia di un ipotetico vaccino, sugli
effetti collaterali limitati e sull'approvazione attraverso un
processo standardizzato e rigoroso. I partecipanti allo studio
hanno ricevuto uno dei due messaggi, entrambi in combinazione
oppure nessuno. I ricercatori ritenevano che entrambi i
messaggi, insieme, sarebbero stati più efficaci, ma hanno
scoperto che combinarli non era più efficace dell'assenza di
comunicazioni. Hanno anche scoperto che le persone che erano
avverse al rischio mostravano una risposta davvero negativa al
messaggio di efficacia, mentre quello sull'immunità di gregge ha
avuto un impatto positivo sulla loro disponibilità al vaccino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA