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Terapia del dolore arriva in media con 4 anni di ritardo

Terapia del dolore arriva in media con 4 anni di ritardo

Mancano medici e psicologi, audizioni alla Camera sulla legge 38

ROMA, 09 ottobre 2018, 16:15

Redazione ANSA

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Mancano medici e psicologi, audizioni alla Camera sulla legge 38 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mancano medici e psicologi, audizioni alla Camera sulla legge 38 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mancano medici e psicologi, audizioni alla Camera sulla legge 38 - RIPRODUZIONE RISERVATA

- "I malati che hanno necessità di una terapia del dolore, come quelli oncologici, con neuropatie o forti artrosi, arrivano a centri specialistici dopo anni di trattamento non efficaci, in media 3 o 4". E' la denuncia che arriva dalla Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), ascoltata oggi in Commissione Affari Sociali della Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'attuazione della legge in materia di accesso alle cure palliative e terapia del dolore.
    A 8 anni dall'approvazione della legge 38/2010, tale normativa è stata formalmente recepita da tutte le regioni ma, ha precisato Pierluigi Bartoletti, vicesegretario Fimmg, "è ora di passare dalle parole ai fatti. La possibilità, da parte dei cittadini, di fruire delle prestazioni previste rispecchia il livello organizzativo delle singole Regioni, ovvero maggiore al Centro Nord, minore al Centro Sud". Una delle maggiori criticità è il mancato "collegamento tra il sistema sanitario ospedaliero e quello territoriale". Ma a pesare è anche "la carenza di medici specializzati e di formazione universitaria".
    Nel settore delle cure palliative non mancano solo medici ma anche psicologi. Nonostante la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sottolinei come le cure palliative riguardino "terapie atte a e lenire dolore fisico ma anche emotivo, psicologico e spirituale", "in Italia solo il 30% degli psicologi che lavorano in questo settore è strutturato, gli altri sono borsisti, precari con contratti a progetto", ha sottolineato Valentina De Tommasi, psicoterapeuta del Centro Regionale Veneto delle Cure palliative pediatriche. "Questo numero esiguo - ha spiegato la rappresentante del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi - fa capire la poca importanza data a questa figura che, invece, ha l'importante compito di aiutare il paziente ad elaborare la difficoltà di dover convivere con una malattia non guaribile".
   

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