C'e' una 'esplosione' di
allergie in queste settimane negli Stati Uniti, e gli esperti
sospettano tra le cause, i cambiamenti climatici, in particolare
il riscaldamento dell'atmosfera e l'inquinamento.
La quantità di pollini nell'aria è elevatissima ed i casi e
l'intensità delle allergie primaverili sono forse senza
precedenti e stanno colpendo in particolare le popolazioni del
Nord-Ovest e del Sud-Ovest degli Usa.
Secondo l'American Academy of Allergy, i sintomi quali
raffreddore, irritazioni alla gola, nasi ed occhi rossi,
difficoltà di respiro non solo sono più forti, ma durano più a
lungo, fino a 4 settimane.
"Vari studi suggeriscono che la tendenza al riscaldamento
dell'atmosfera sta causando un avvio della stagione dei pollini
anticipato, estendendo le settimane in cui i pollini circolano",
ha osservato Stanley Fineman, ex presidente dell' 'American
College of Allergy, Asthma and Immunology. "Cosi' i pazienti -
concludono - soffrono di piu' e piu' a lungo".
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