La fiducia nei progressi della
medicina "sta portando sempre più a ritenere che esista una
compressa per risolvere ogni disagio e, al tempo stesso, che
ogni disagio possa essere superato solo grazie a una
psicopillola". Ma non è proprio così: sfatare il mito della
'medicina magica', soprattutto nel campo dei disturbi psichici,
è l'obiettivo del libro "Psicopillole. Per un uso etico e
strategico dei farmaci", edito da Ponte alle Grazie. Il volume,
scritto dallo psichiatra Alberto Caputo e dalla psicoterapeuta
Roberta Milanese, spiega che "non tutti i disagi emotivi,
relazionali e psichici sono patologie che richiedono farmaci per
essere risolte. Anzi: gli psicofarmaci possono essere superflui,
se non addirittura dannosi quando impiegati per affrontare
disturbi che non appartengono alla sfera biochimica della
persona, ma all'insieme di relazioni che ha con se stessa e con
gli altri". "La vita umana è fatta di alti e bassi, di piaceri e
dolori - dice Caputo - normalità non è sinonimo di felicità
costante".
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