Un nuovo studio condotto su 202
ex giocatori di football americani - sia professionisti che no -
ha diagnosticato la presenza di encefalopatia traumatica cronica
(CTE) nel 90% dei cervelli analizzati. I cervelli erano stati
donati per la ricerca ad una banca di organi di Boston.
Ad esaminarli, un team di neuropatologi che ha seguito le
linee-guida per la diagnosi della sindrome che altera le
funzioni cerebrali, dell'Istituto nazionale Usa sulla neurologia
e gli ictus. Pubblicato sulla rivista della 'American Medical
Association', lo studio ha per la prima volta individuato prove
dell'encefalopatia persino in giovani delle scuole superiori che
giocavano a football. Queste le diagnosi della malattia fatte
sul campione esaminato: la CTE è stata riscontrata in 110 dei
111 cervelli di ex giocatori della National football League, su
48 dei 53 ex giocatori di college, su tre tra 14 giovani ex
giocatori nelle squadre delle scuole superiori.
Lo studio come sempre non può provare con assoluta certezza
la relazione tra causa ed effetto tra i colpi alla testa e lo
sviluppo della malattia. Ma l'associazione è ormai ritenuta
scontata, tanto che persino la National Football League ha di
recente pagato 1 miliardo di dollari ad ex giocatori che
accusavano la Lega di aver nascosto i gravi rischi del gioco.
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