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Diabete 2, farmaco anti GLP-1 protegge cuore e riduce peso

Diabete 2, farmaco anti GLP-1 protegge cuore e riduce peso

Studio su 5.000 pazienti presentato al congresso diabetologi Usa

ROMA, 06 luglio 2021, 13:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non tutti i farmaci contro il diabete sono uguali. In particolare una molecola più di altre associa all'effetto di assicurare il controllo degli zuccheri nel sangue, anche quello di proteggere il cuore e far calare il peso. A dimostrarlo sono i risultati dello studio Grade, presentati all'81mo congresso dell'American Diabetes Association (Ada) e illustrate dalla Società Italiana di Diabetologia.
    Trattare il diabete di tipo 2 va al di là del semplice controllo della glicemia e deve essere mirato a migliorare la qualità della vita dei pazienti, ritardando o scongiurando le complicanze della malattia. "Ad oggi - ricorda il professor Agostino Consoli, presidente della Società Italiana di Diabetologia - numerose molecole sono disponibili per il trattamento di questa forma di diabete e sta diventando complesso decidere quale sia la strategia migliore da adottare".
    Un tentativo in questa direzione è stato fatto dallo studio Grade, finanziato dai National Institutes of Health (NIH) americani e avviato nel 2015. Lo studio è stato condotto su 5 mila pazienti con diabete di tipo 2 in trattamento con metformina, ai quali, in caso di mancato controllo glicemico, poteva essere aggiunto uno tra i seguenti quattro farmaci: glimepiride, sitagliptin, liraglutide, insulina glargine. A 5 anni di distanza non sono emerse differenze sostanziali sulla glicemia tra i pazienti trattati con questi 4 farmaci, anche se la perdita di peso era maggiore con liraglutide e sitagliptin e gli eventi cardiovascolari maggiormente ridotti con liraglutide.
    "Lo studio Grade - spiega Consoli - ha confermato che il trattamento con farmaci innovativi come gli agonisti recettoriali del GLP-1 può avere un impatto sul rischio cardiovascolare delle persone con diabete. Inoltre liraglutide in questo studio ha dimostrato di indurre una diminuzione del peso corporeo, con un bassissimo rischio di ipoglicemia".
   
   

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