Il diabete adulto non è una sola ma
cinque diverse malattie, con differenti livelli di gravità,
differenti età di esordio, differenti caratteristiche
metaboliche e anche genetiche; separare il diabete in 5
sottotipi potrebbe permettere di personalizzare le terapie e di
prevedere e ridurre al massimo le complicanze.
La nuova classificazione è il risultato di uno studio
condotto da Leif Groop dell'università di Lund in Svezia e
pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology.
Oggi il diabete si distingue in tipo 2 o insulino-resistente
che colpisce l'adulto, costituisce la quasi totalità dei casi
(85%), è caratterizzato da una scarsa risposta dell'organismo
all'ormone che regola la glicemia, l'insulina; e tipo 1 o
giovanile, compare quasi sempre nell'infanzia ed è una malattia
autoimmune (il sistema immunitario attacca il pancreas
rendendolo incapace di produrre insulina).
Lo studio ha analizzato 14.775 pazienti dai 18 anni in su cui
era stato appena diagnosticato il diabete. Gli autori hanno
tenuto conto di sei caratteristiche dei pazienti: età alla
diagnosi, presenza di sovrappeso, capacità di controllare la
malattia, funzionamento del pancreas, resistenza all'insulina,
presenza di anticorpi autoimmuni contro il pancreas.
In questo modo hanno identificato una forma autoimmune e
altri quattro distinti sottotipi su base non autoimmunitaria.
Delle cinque forme identificate tre sono gravi, la prima - che
riguarda l'11-17% dei pazienti - è caratterizzata da grave
resistenza all'insulina e rischio molto alto di complicanze
renali; la seconda - 9-20% dei pazienti - interessa persone
relativamente giovani con carenza di insulina, scarso controllo
metabolico ma assenza di reazioni autoimmunitarie. La terza
forma grave - 6-15% dei pazienti - è caratterizzata da carenza
di insulina ma presenza di reazione autoimmune.
I tipi più diffusi di diabete sono i 2 di gravità più
moderata, uno riguarda dal 39 al 47% dei pazienti e colpisce
prevalentemente gli anziani. L'altra, collegata all'obesità,
riguarda dal 18 al 23% dei pazienti.
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