Il tribunale di Firenze ha
respinto un ricorso di Palazzo Vecchio e annullato una multa a
carico di un conducente in viale Matteotti motivando che
l'autovelox era approvato, da parte dell'amministrazione
pubblica, ma non omologato. La notizia, riportata oggi
dall'edizione locale de La Nazione, ha portato a reazioni e
polemiche. Per il consigliere regionale Fdi Sandra Bianchini
e il capogruppo a Palazzo Vecchio Angela Sirello, "la sentenza
del tribunale di Firenze rende giustizia alle centinaia di
migliaia di cittadini che sono stati vessati dal 'multificio'
voluto dall'Amministrazione comunale. Aveva ragione Fdi sul
fatto che la finalità fosse far cassa e non garantire la
sicurezza dei cittadini. Infatti i fiorentini hanno il triste
primato di essere i più multati d'Italia. Ci auguriamo che la
Giunta Funaro controlli tutti gli autovelox presenti in città
per verificare che siano omologati". Per Fdi "questa non è altro
che l'ennesima figuraccia del Comune di Firenze che per
dimostrare la validità delle sue decisioni ricorre ai tribunali
a spese dei cittadini". Per il Comune ha replicato l'assessore
alla mobilità Andrea Giorgio che ha parlato di "accuse prive di
fondamento" da parte di Fdi "e fuorvianti da come è il reale
funzionamento delle cose. Non sono i Comuni a non essere a
norma, è il ministero che non ha ancora provveduto a
disciplinare la procedura di omologazione degli autovelox,
pertanto ci siamo sempre conformati a quanto previsto a livello
nazionale. Nei vari interventi normativi che si sono succeduti
negli anni il ministero ha sempre sostanzialmente equiparato le
procedure di omologazione a quelle di approvazione". Inoltre,
aggiunge, "per quanto riguarda la collocazione della
strumentazione (che è cosa diversa dalla omologazione dello
strumento) è ad oggi in vigore un decreto interministeriale che
prevede che le apparecchiature debbano essere installate solo
dopo una documentata analisi delle velocità e della
incidentalità, e comunque previo decreto prefettizio".
"Attualmente - conclude Giorgio - la strumentazione di Firenze è
tutta autorizzata dal decreto prefettizio che è seguito ad una
analisi di incidentalità e velocità. Fa comodo usare il
'refrain' del multificio ma le consigliere Fdi farebbero bene a
chiedere spiegazioni al governo e non a Palazzo Vecchio e ad
ascoltare le richieste che le associazioni delle vittime della
strada hanno portato al ministro Salvini durante l'iter di
modifica del codice della strada".
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