/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Inchiesta su emissioni Fca, pm di Torino chiede archiviazione

Inchiesta su emissioni Fca, pm di Torino chiede archiviazione

Dalla Germania non sono arrivate notizie utili per accertamenti

TORINO, 03 novembre 2023, 17:37

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La procura di Torino ha chiesto l'archiviazione di un fascicolo, aperto nel 2020, che riguarda automobili prodotte da Fca. Sotto la lente i dispositivi di controllo del motore che, secondo una prima ipotesi, alteravano le emissioni rilevabili in sede di omologazione. L'inchiesta era stata attivata quando, su indicazione di Eurojust, la procura di Francoforte, in Germania, dove era in corso un procedimento analogo, aveva chiesto ai magistrati del capoluogo piemontese di svolgere una serie di attività, culminate in una visita della guardia di finanza a Mirafiori, al Lingotto e al Centro ricerche di Orbassano (Torino). L'ipotesi era che i motori fossero provvisti di un software capace di ridurre artificiosamente le emissioni, quindi, in fase di collaudo, di rientrare nei limiti imposti da Bruxelles. In seguito la procura subalpina aveva chiesto a quella di Francoforte, con un ordine di investigazione europeo, una serie di informazioni. Dai magistrati tedeschi, però, non sono arrivati elementi utili per proseguire le indagini ed eventualmente per sostenere un'accusa.
    Il consulente tecnico dei pm torinesi aveva concluso, alla luce di una serie di accertamenti, che in certi casi le emissioni superavano i limiti consentiti, ma che non era possibile stabilire se la causa fosse da attribuire a una modifica dell'apparecchiatura o circostanze legate all'utilizzo della singola vettura (modalità di guida, condizioni meteo e altro). Il fascicolo torinese, aperto per frode in commercio, era rimasto senza indagati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza