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Indagato gestore per frode carburanti, sequestrati 1,2 milioni

Indagato gestore per frode carburanti, sequestrati 1,2 milioni

Con società cartiere emetteva false fatture, scoperto da Gdf

BUSTO ARSIZIO, 11 settembre 2023, 12:38

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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 Il gestore di un deposito di prodotti petroliferi di Besnate, in provincia di Varese, è indagato dalla Guardia di finanza con l'accusa di profitto illecito derivante da frode, relativo al commercio di carburante. Le fiamme gialle gli hanno sequestrato conti correnti per un totale di un milione e 200 mila euro. Secondo le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Varese, l'indagato aveva costituito un articolato meccanismo di frode nel settore del commercio degli idrocarburi (attuato mediante l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per quasi 6 milioni di euro, da parte di società cartiere e buffer), finalizzato ad evadere l'Iva, sottraendo così all'erario imposte dovute per oltre un milione e 200 mila euro.

 


 
    la società fittizia si chiama "Dinasty srl". Secondo le indagini della Guardia di Finanza, sulla base del peculiare meccanismo di determinazione del prezzo di mercato del carburante, il fornitore nel 2019 ha ceduto prodotti sottocosto al distributore varesino, con una maggiorazione irrisoria rispetto all'indice di prezzo Platt's (che viene utilizzato per valutare il costo di acquisto o di vendita di prodotti energetici), tanto che non avrebbe neppure coperto i costi variabili, tra i quali quello di trasporto da Vigevano a Besnate, oltre al margine di profitto. Questo particolare, unitamente al ritrovamento di annotazioni di retrocessioni di denaro tra fornitore e la società indagata, in correlazione ai litri di gasolio acquistati, ha portato le fiamme gialle ad approfondire i controlli, fino a recuperare 5 buste da lettera contenente 44 mila euro, nascoste in una valigetta. Sulla base dei numerosi elementi raccolti dalla polizia economico finanziaria, il Gip di Busto Arsizio (Varese) ha emesso il decreto di sequestro preventivo di denaro e beni per oltre un milione e 200 mila euro nei confronti della società varesina e del suo amministratore, indagato per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.

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