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AlixPartners, entro 2030 brand auto cinesi domineranno mondo

AlixPartners, entro 2030 brand auto cinesi domineranno mondo

Avranno 33% di quota (72% in Cina e 13% nel resto del mondo)

TORINO, 02 luglio 2024, 17:59

Amalia Angotti

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Entro il 2030 le case automobilistiche cinesi domineranno il mondo: avranno il 33% di quota globale e il 13% di quota fuori dalla Cina. Emerge dal Global Automotive Outlook di AlixPartners, società di consulenza globale, che prevede una crescita moderata del 2,2% dei volumi di auto vendute nel mondo. In questo contesto i "nuovi" costruttori cinesi - spiega AlixPartners - sono forti di prodotti comparabili a quelli dei concorrenti occidentali, ma con costi competitivi, tempi di sviluppo dimezzati, livelli di integrazione verticale maggiore e pieno sfruttamento delle capacità fornite dal progressivo predominio del software all'interno del veicolo. Lo studio prevede inoltre che, entro il 2030, le case cinesi conquisteranno il 12% del mercato europeo, raddoppiando la loro quota del 2023. Secondo AlixPartners i dazi dell'Europa "sono controproducenti": le barriere doganali, infatti, daranno ulteriore impulso a nuove localizzazioni da parte dei costruttori cinesi in Europa, a partire dalle iniziative già annunciate o in discussione per un totale tra 500 mila e un milione di veicoli all'anno. Sarà il mercato cinese a guidare più della metà della crescita dei volumi globali (3,4% nel periodo 2024-2030) con quasi stagnazione in Europa (1%) e Nord America (0,7%). In Europa è previsto +2% al 2024, sulla scia della ripresa post-Covid, e poi +1% all'anno fino al 2027. Anche in Italia la ripresa proseguirà nel 2024, dove i volumi raggiungeranno gli 1,8 milioni, e poi si stabilizzeranno fino al 2030. Negli Stati Uniti le vendite cresceranno del 3%, mentre l'aumento atteso in Cina è del 4,7%, raggiungendo 26,7 milioni di veicoli, con previsioni che superano i 33 milioni entro il 2030. Il trend verso l'elettrico prosegue, ma la crescita "è indietro rispetto ai target della normativa europea. Il green deal prevede l'uscita dal motore endotermico al 2035 in Unione Europea, ma noi lo vediamo poco probabile. La nostra stima è che al 2030 l'Europa nel suo complesso possa vedere i veicoli elettrici al 46%, di cui il 41% puri elettrici", ha detto Dario Duse, Emea co-leader della practice Automotive & Industrial e Italy Country Leader di AlixPartners. "E' fondamentale non sottovalutare l'entità del cambiamento che l'industria automobilistica sta attraversando. Diventa estremamente importante per tutti gli operatori dell'industria adottare un approccio più consono alle nuove logiche competitive" ha spiegato.

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