Il Museo del patrimonio
industriale di Bologna inaugura sabato 11 novembre (ore 11) la
nuova sezione espositiva dedicata ad una importante collezione
di motociclette M.M., la casa costruttrice bolognese più
importante della prima metà del Novecento. La collezione,
acquisita dal Museo in comodato, rappresenta il coronamento di
un lungo percorso che ha coinvolto la famiglia di Mario
Mazzetti, la figlia Mirella ed il genero Giampaolo Tozzi, per
far uscire dall'oblio una storia che ha risvolti tecnici,
imprenditoriali e sportivi di alto livello. Lo testimoniano le
moto in esposizione che coprono tutto l'arco di vita
dell'azienda, dagli anni Venti al secondo dopoguerra, ricercate
a lungo, poi studiate e, quando necessario, restaurate in
maniera filologica da esperti artigiani. Una collezione di cui
fa parte una ingente documentazione aziendale conservata dalla
famiglia (cataloghi, dépliant, fotografie, disegni tecnici e
brevetti), diventando punto di riferimento per tutti gli
appassionati e collezionisti, dando anche vita al Registro
Storico M.M..
La nuova area arricchisce gli spazi permanenti del Museo
dedicati alla motoristica in cui sono presenti esemplari di
motocicli, motori e componenti di importanti aziende (G.D,
F.B.M., Minarelli, Ducati, Idroflex, Marzocchi, Verlicchi) che
testimoniano il ruolo preminente che l'area bolognese, terra di
motori per eccellenza, ha svolto per tutto il Novecento,
contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica,
produttiva e aziendale. Completa l'allestimento delle 18
motociclette un montaggio fotografico dedicato agli uomini e ai
luoghi di lavoro della fabbrica ed è consultabile, secondo vari
percorsi di indagine, una banca dati multimediale che presenta
fotografie, dépliant, pubblicità e cataloghi che testimoniano il
percorso aziendale della M.M. e dei circa cento produttori di
motociclette attivi sul territorio fino al 1960. Si tratta di
un'esaustiva "enciclopedia" del motociclismo bolognese resa
possibile grazie al contributo del mondo del collezionismo che
ha conservato e messo a disposizione una ricca documentazione
iconografica.
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