Con un tastierino elettronico,
acquistato online dall'estero, era in grado di modificare il
funzionamento dei parcometri senza che questi segnalassero la
sofisticazione, trattenendo buona parte delle somme che gli
automobilisti versavano. La dipendente di una municipalizzata di
Busto Arsizio (Varese) era così riuscita così ad accumulare nel
tempo 95mila euro che aveva usato per trattamenti estetici,
iscrizioni a villaggi fitness, per l'acquisto di telefoni
cellulari e altre spese personali.
Per questo, i militari della Guardia di Finanza del Comando
Provinciale di Varese hanno eseguito un'ordinanza di custodia
cautelare ai domiciliari per peculato, emessa dal gip di Busto
Arsizio, nei confronti della donna che, dal novembre 2021 a
settembre di quest'anno, si era appropriata di denaro dell'Ente,
derivante dagli incassi della gestione dei parcheggi pubblici.
E' stato anche eseguito un sequestro preventivo "per
equivalente" finalizzato alla confisca di beni nella
disponibilità dell'indagata, fino alla concorrenza del danno
arrecato alla Pubblica Amministrazione, accertato, a ora in
oltre 95.000 euro
L'attività di Polizia giudiziaria, con pedinamenti e
intercettazioni ambientali hanno dimostrato come l'addetta al
settore parcheggi della municipalizzata, e incaricata di
pubblico servizio, aveva manomesso tutti i 38 parcometri nel
territorio del comune.
È stato sfruttando l'incarico di dipendente addetta al
settore parcheggi della Agesp s.r.l, municipalizzata di Busto
Arsizio (Varese), che la 50 enne arrestata stamattina dalla
Guardia di Finanza ha manomesso I parchimetri pubblici e rubato
migliaia di euro. Denaro che poi ha speso per pagarsi
trattamenti di bellezza e Spa.
Per farlo, emerge dalle indagini delle fiamme gialle,
utilizzava un apparecchio elettronico acquistato su internet,
con il quale riusciva, complice la scusa di verifiche su tutti e
38 i dispositivi cittadini, a modificare i plafond massimi
preimpostati dei parcometri, senza che partisse alcuna
segnalazione di manomissione.
É così, secondo gli investigatori, che la donna si é pagata
costosi trattamenti estetici del valore di oltre 5 mila euro,
vacanze in villaggi fitness, l'acquisto di 2 telefoni cellulari
in contemporanea del valore di oltre mille euro l'uno, e
numerose altre spese personali.
Il generale Crescenzo Sciaraffa, comandante provinciale di
Varese, ha sottolineato l'importanza del "contrasto alle gravi
forme di reato contro la Pubblica Amministrazione, che
sottraggono alla collettività risorse pubbliche, incidendo
pesantemente anche sulla qualità dei servizi forniti ai
cittadini."
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