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Ferrari: nuova organizzazione, cambia squadra di vertice

Ferrari

Ferrari: nuova organizzazione, cambia squadra di vertice

Ridefinite funzioni, all'ad Vigna diversificazione del marchio

TORINO, 10 gennaio 2022, 08:54

Amalia Angotti

ANSACheck

archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

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 La Ferrari vara una organizzazione più snella con una linea di comando più corta e una nuova squadra di vertice. Più funzioni faranno direttamente riferimento all'amministratore delegato Benedetto Vigna che assume un ruolo centrale e, ad interim, seguirà in prima persona la diversificazione del marchio. L'obiettivo è indirizzare nel modo migliore la presenza nel settore Moda, attività ancora in start up ma considerata strategica. A Vigna faranno capo in modo diretto anche lo Sviluppo del prodotto e la Ricerca e sviluppo, la Trasformazione digitale, le Tecnologie, Acquisti e qualità, il Manufacturing, l'Audit interno e il controllo. I manager di prima linea hanno in molti casi alle spalle una lunga presenza a Maranello, come il numero uno dello sviluppo del prodotto Gianmaria Fulgenzi, in Ferrari dal 2002, i responsabili delle Tecnologie Davide Abate e del Manufacturing Andrea Antichi. Altri - il responsabile della Ricerca Ernesto Lasalandra e il numero uno degli Acquisti Angelo Pesci - hanno seguito Vigna da STMicroelectronics:i. Confermati il direttore finanziario Antonio Picca Piccon, il responsabile del Marketing e Commerciale Enrico Gallieri e il numero uno della Gestione sportiva Matteo Binotto, in carica dal 2019. "Vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari. La nuova organizzazione migliorerà la nostra agilità, essenziale per cogliere le opportunità di fronte a noi in questo scenario in rapida evoluzione", ha detto Vigna commentando la nuova struttura. La Ferrari, che non ha subito alcun impatto dalla crisi dei microchip "grazie all'ottimo lavoro fatto dal team Acquisti e al numero limitato di vetture prodotte", punta a mantenere la sua esclusività nonostante il trend di crescita dei volumi dovuto alla diversificazione dei modelli. La strategia della Rossa, che sarà presentata il 16 giugno nel Capital Markets Day, prevede l'arrivo del suv Purosangue quest'anno e della prima auto elettrica del Cavallino nel 2025. L'idea è che seguire l'evoluzione delle tecnologie è una strada obbligata, ma non bisogna perdere di vita l'obiettivo: guidare una Ferrari elettrica dovrà continuare a dare emozioni uniche. Vigna, arrivato a Maranello a settembre, ha già spiegato che la casa di Maranello punta a partnership importanti con attori tecnologici, ma non solo. La nuova organizzazione dovrà permettere alla Ferrari di rimanere fedele al proprio Dna sportivo e focalizzarsi sulla carbon neutrality entro il 2030.

Queste le funzioni che faranno riferimento a Vigna con i loro responsabili, molti dei quali già da tempo in Ferrari con ruoli di rilievo:

- Product Development e Research & Development, funzioni chiave per la creazione delle vetture Ferrari, sarà affidata a Gianmaria Fulgenzi, in Ferrari dal 2002 con diversi ruoli nello sviluppo prodotto, nella produzione e recentemente nella Gestione Sportiva. Ernesto Lasalandra, nominato chief Research & Development Officer, si unisce a Ferrari da STMicroelectronics, dove ha maturato un'esperienza di oltre 20 anni all'interno del settore hi-tech. Philippe Krief, già in Ferrari, con oltre 35 anni di esperienza nel settore automotive, sarà suo vice;

- Digital & Data, con il compito di accelerare la trasformazione digitale della società, sarà guidata da Silvia Gabrielli, che lavora per Ferrari dal 2019 e in precedenza ha lavorato per Microsoft;

- Technologies & Infrastructures, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione e l'allineamento fra lo sviluppo e la produzione delle vetture, sarà guidata da Davide Abate, in precedenza a capo delle Tecnologie e in Ferrari dal 2012;

- Purchasing & Quality per potenziare ulteriormente le partnership strategiche per continuare ad alzare la soglia dell'eccellenza, avrà come responsabile Angelo Pesci. per oltre 20 anni in STMicroelectronics;

- Manufacturing, che continua a riportare al ceo, avrà alla guida Andrea Antichi, in Ferrari dal 2006;

- Internal Audit e Compliance dove è confermato Marco Lovati, mentre Sabina Fasciolo continua a svolgere il ruolo di chief compliance officer. Continueranno a fare riferimento a Vigna anche la comunicazione guidata da Charlie Turner, il Design (Flavio Manzoni), la finanza e i servizi finanziari (Antonio Picca Piccon), la Gestione Sportiva (Mattia Binotto), le risorse umane (Michele Antoniazzi), le attività legali (Carlo Daneo), il Marketing e commerciale (Enrico Galliera).

Binotto confermato alla guida Gestione sportiva
Mattia Binotto è stato confermato, nell'ambito della nuova organizzazione annunciata dalla casa di Maranello, alla guida della Gestione Sportiva di Ferrari, ruolo che ricopre dal 2019, Binotto, nato il 3 novembre 1969 a Losanna, è dal 1995 nella Scuderia Ferrari dove è entrato come Test Engine Engineer per la squadra prove e ha ricoperto questo ruolo anche dal 1997 al 2003. Nel 2004 diviene Race Engine Engineer per la squadra corse e dal 2007 Capo Ingegnere, corse e montaggio, assumendo poi il ruolo di responsabile operativo del Reparto Motori e Kers nel 2009. Dopo essere stato nominato vice direttore del reparto Motori ed Elettronica nell'ottobre 2013, Binotto diventa successivamente Chief Operating Officer per la Power Unit. Il 27 luglio 2016 viene nominato Chief Technical Officer della Scuderia Ferrari.

Vigna, nuova organizzazione per essere più agili

"Vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari. La nuova organizzazione migliorerà la nostra agilità, essenziale per cogliere le opportunità di fronte a noi in questo scenario in rapida evoluzione". Così l'amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, commenta la nuova organizzazione varata dalla casa di Maranello. La nuova struttura organizzativa - sottolinea una nota della società - è coerente con i propri obiettivi strategici di valorizzare l'esclusività del marchio, arricchire l'eccellenza del prodotto, rimanere fedeli al proprio Dna sportivo e focalizzarsi sulla carbon neutrality entro il 2030. La nuova struttura organizzativa stimolerà ulteriormente l'innovazione, ottimizzerà i processi e accrescerà la collaborazione, interna e con i partner, ampliando il leadership team attraverso la promozione dei talenti interni e l'inserimento strategico di alcune competenze.

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