Tra parenti e conoscenti si è sempre fatto, tra sconosciuti è una relativa novità che però sta diventando popolare accompagnata dalla voglia di decluttering e di liberarsi del superfluo che ci ha accompagnati in quest’ultimo anno, portando a riconsiderare il valore delle cose che abbiamo in casa. Comprare o vendere oggetti usati è considerata ormai una best practice dal 64% degli italiani che la attuano, (+5% rispetto al 2019). Inoltre ciò che non si vende si può regalare, liberandosi di qualcosa che può essere utile e prezioso per altri. Secondo i dati dell’Osservatorio Second Hand Economy 2020 di BVA Doxa per Subito, il 64% Italiani ha donato oggetti usati e lo ha fatto per il puro piacere di donare, per dare una seconda occasione alle cose e fare felice qualcun altro in maniera altruistica, senza guadagnare denaro ma spazio, tempo e tanta soddisfazione.
Se aggiungiamo il baratto, la percentuale sale al 71%: donando oggetti se ne possono infatti avere in cambio altri, in un’ottica di vera e propria lotta allo spreco e di circolarità che va oltre il guadagno.
Andando a vedere la demografica di chi dona o regala oggetti usati, si scopre che sono soprattutto le donne a farlo (70%). Tra le fasce d’età più propense si trovano i Baby Boomer tra i 55 e 64 anni (70%) e i ragazzi della Generazione Z (69%), tra i 18 e 24 anni, due generazioni distanti a livello anagrafico ma accomunate dalla voglia di regalare una seconda occasione ai propri oggetti; seguono subito dopo i Millennial (66%). Inoltre, sono soprattutto le famiglie con bambini (75%) a regalare o donare più spesso oggetti e vestiti. Così i mobili della cameretta e i vestiti che ormai vanno stretti possono trovare dei nuovi piccoli proprietari e riavere importanza e valore anche per un’altra famiglia.
Questo esempio di economia circolare cresce in linea con l’emergere di valori di sostenibilità e del riuso, favorita anche dalle tecnologie digitali. Oltre alle reti di conoscenti e amici, infatti, un metodo veloce ed efficace per poter donare o ricevere in dono è il canale online, per raggiungere un numero di persone più ampio in maniera semplice e veloce. Tra le novità l'opzione In regalo, in fase di inserimento annuncio, che la piattaforma Subito ha varato nel maggio 2021 per rendere immediatamente riconoscibile ciò che si vuole donare. L’obiettivo è quello di aiutare gli utenti a dare una seconda vita agli oggetti evitando lo spreco di beni ancora in buono stato, anche quelli con un valore economico simbolico o quelli difficili da vendere. Ad esempio, i vestiti o i giochi di un bambino ormai grande, oppure alcuni mobili ingombranti che possono essere ceduti gratuitamente a chi si fa carico del ritiro e dello smontaggio, facendo risparmiare i costi di smaltimento. Infatti, sono proprio Arredamento e Tutto per Bambini le due categorie che ad oggi ospitano la maggior parte degli oltre 14.000 annunci di articoli in regalo sulla piattaforma.
Oltre ad oggetti ci sono anche altre forme di donazione, anche di denaro: PayPal e Rete del Dono hanno annunciato i risultati della settima edizione dello studio “Donare 3.0”, commissionato a BVA Doxa con l’obiettivo di studiare la diffusione delle donazioni tra gli italiani: La ricerca conferma per il 2020 il trend positivo già evidenziato nelle edizioni precedenti, con l'82% degli italiani che dichiara di aver effettuato qualche forma di donazione, e circa la metà che lo fa con una buona regolarità. E si nota un ricambio generazionale sul totale delle donazioni: contrariamente al 2019, anno in cui i donatori più attivi erano i più adulti, nel 2020 gli italiani più generosi sono i più giovani. Tra chi dona più spesso troviamo infatti la fascia degli under 40 (84%) davanti agli over 55 (79%) – anche se è quest’ultimo cluster a donare con maggiore frequenza a più associazioni (73%, contro il 59% degli under 40). I progetti a cui la maggior parte degli italiani ha dedicato le proprie donazioni sono quelli legati alla salute, seguiti dalla tutela dell'ambiente e degli animali, dall'assistenza sociale e dall'assistenza ai disabili. Interessanti i dati di donazione per l'arte e l'educazione/formazione, con i Millennial che donano il doppio dei Baby Boomer. Per quanto riguarda il tipo di donazione, il gesto di generosità preferito rimane il regalo solidale (70%), seguito dalla donazione ad associazioni (63%) e dal Crowdfunding (19%).
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