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La vita continua in un albero, ecco il nuovo cimitero

La vita continua in un albero, ecco il nuovo cimitero

Arborvitae, il cimitero del terzo Millennio sarà un bosco

28 settembre 2015, 09:45

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'albero della vita - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'albero della vita - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'albero della vita - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Patrizia Vacalebri)

  (ANSA) - Il cimitero del terzo millennio sarà un bosco.  Le paesaggiste Cloe Berni, Livia Ducoli, Consuelo Fabriani, Maria Cristina Leonardi, di A3Paesaggio, studio d' architettura del paesaggio tutto al femminile, lanciano l'idea alla rassegna la Conserva della Neve che si è svolta a Roma. Si chiama Arborvitae -Dall'Architettura Funeraria all’Architettura del Paesaggio- il progetto  fortemente innovativo sia sul piano progettuale che su quello culturale, perchè introduce una nuova cultura del cimitero e delle pratiche legate alla morte prevedendo, dopo la cremazione, l'nterramento delle ceneri in un'apposita urna biodegradabile e la dispersione delle ceneri del corpo nelle radici di un albero.

E’ un cimitero-paesaggio in cui l’architettura funeraria cede il posto agli alberi dando vita ad un parco urbano, spazio vitale per i cittadini: un luogo di memoria e rispetto capace di annullare la distanza tra il mondo dei morti e quello dei vivi.

   L'albero occupa da sempre un posto centrale nella simbologia tradizionale e nel pensiero religioso. In molte antiche culture si ritrova la figura mitologica dell'Albero Cosmico, asse centrale dell'universo che mette in relazione i tre piani, Cielo, Terra e Inferi, collegando le radici con la morte, con il tronco la vita terrena e con le foglie la vita futura

.Per l'uomo quindi l'albero è da sempre un modello unico di serenità e saggezza, simbolo della vita che si rigenera e oggetto religioso in virtù di ciò che rappresenta. Nella storia di ogni religione o tradizione popolare s'incontrano alberi, pietre e simboli ai quali è riconosciuto un potere sacro. Gli uomini hanno quindi stabilito una relazione stretta tra seppellire e il mondo naturale affidando al paesaggio il senso di immortalità. I cimiteri ottocenteschi hanno perso la loro funzione originaria, inglobati nelle città non sono mai stati così lontani rispetto al cuore dei cittadini. 

Il progetto Arborvitae è uno studio di architettura del paesaggio volto alla divulgazione delle biodiversità e della sostenibilità ambientale. Il lavoro del team A3P è volto alla riqualificazione dell'ambiente atropizzato alle varie scale di intervento e ai diversi gradi di complessità, dal progetto al dettaglio del giardino. Il fine ultimo del progetto è la riqualificazione delle città attraverso la conversione delle aree degradate in cimiteri non convenzionali, in cui l'architettura funeraria lascia il posto ad alberi dando vita a veri e propri boschi urbani. Il progetto paesaggistico-architettonico è scandito da percorsi, luoghi di sosta, aiuole e specchi d'acqua. Protetto da una recinzione vegetale, è un bosco-giardino suddiviso in lotti sui quali sarà sistemato un certo numero di alberi, pensato per i cittadini che sono chiamati a proteggerlo e rispettarlo. Ogni persona avrà la possibilità di scegliere tra le diverse specie arboree proposte quella verso cui si sentirà più attratta. L'urna per raccogliere le ceneri è biodegradabile (cartone 100%).

Riferimenti del progetto

IMPOVERIMENTO DEL SUOLO. Le grandi città si stanno spogliando del patrimonio arboreo. Gli abbattimenti, dovuti a malattia e incuria superano di gran lunga le piantumazioni. Si calcola che procedendo di questo passo Roma fra 150 anni sarà completamente priva di alberi. Lo stesso vale per Palermo, Bologna e Milano. edifici, strade, parcheggi mangiano il suolo ad una velocità di 8 mq al secondo: negli ultimi tre anni sono stati persi 420 kmq di terreno, fra Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo. L'espansione dei sistemi urbani del XX secolo è divenuta uno 'straripamento' insediativo. Ma la vegetazione è una risorsa fondamentale per la sostenibilità dei sistemi urbani e per il mantenimento della biodiversità degli ambienti antropizzati.  Il protocollo di Kyoto considera la diffusione del verde come un elemento fondamentale ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città, esortando i governi all'adozione di obiettivi concreti legati alla conservazione delle risorse natuarali e alla pianificazione urbana sostenibile.

NORMATIVE. La dispersione delle ceneri. La legge 130 del 30 marzo 2001, Disposizioni in materia di creamazione e dipersione delle ceneri, fa cadere l'obbligo di conservazione delle ceneri nei cimiteri e ne disciplina la dispersione in natura. La legge 113 del 29 gennaio 1992 obbliga il Comune di residenza a porre a dimora un albero per ogni bambino che nasce, a seguito della registrazione anagrafica.  La legge 10 del 14 gennaio2013, Norme per lo sviluppo degli spazi urbani, riconosce il 21 novembre la Giornata nazionale degli alberi, al fine di perseguire la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio boschivo e arboreo, l'attuazione del protocollo di Kyoto, le politiche di riduzione delle emissioni e la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana.  

  

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