Ama Shakespeare, Tom Waits e considera I Promessi Sposi uno dei più bei romanzi mai scritti.
Nel 1980, a 25 anni, entra all'Actors Studio di Elia Kazan e nel 1990 interpreta Mathilde nel film Il marito della parrucchiera, il suo primo grande successo cinematografico. È Anna Galiena che in Giorni felici di Simone Petralia interpreta Margherita, attrice di fama internazionale malata di Sla che viene assistita nella sua agiata casa romana dall' ex compagno Antonio (Franco Nero), dal figlio musicista Enea (Marco Rossetti) e dall'affidabile agente Michela (Antonella Ponziani).
Per Anna Galiena una prova difficile, affrontata con una recitazione minimalista e mai retorica, per raccontare un personaggio che alterna lunghi silenzi, momenti di intenso dolore e anche la memoria di quei giorni felici evocati dal titolo di questo film, in sala come uscita evento dall'11 dicembre distribuito da Europictures.
Come ha affrontato il ruolo di Margherita? "Non è stato difficile, in genere mi immergo nella storia di qualcuno, cerco di entrare nel personaggio senza starlo troppo a giudicare - dice all'ANSA Galiena -. Certo mi sono fatta delle domande su cosa avrei fatto io al posto di Margherita e ho capito che alla fine non avrei staccato la spina, perché finché hai immaginazione, sentimenti e fantasia sei ancora vivo".
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