Le 'Belle Addormentate' della moda - abiti troppo belli e fragili per poter mai essere indossati di nuovo anche da un manichino - saranno al centro della prossima mostra di primavera del Costume Institute del Met, sdraiate come l'eroina della Disney in bare di cristallo in attesa di un principe che, con l'aiuto delle nuove tecnologie, riesca a svegliarle dal loro sonno. Parliamo di un corsetto di età elisabettiana, o di un abito da ballo di satin di seta del couturier americano Charles Frederick Worth del 1887: "Sono le 'Sleeping Beauties' che danno alla mostra il titolo", ha spiegato il curatore Andrew Bolton annunciando il tema del prossimo blockbuster, sponsorizzato stavolta da TikTok con cui il museo newyorchese si ripromette di attirare fino al 2 settembre folle di visitatori.
La mostra, preceduta il 6 maggio dal gala per vip selezionati dalla madrina della festa Anna Wintour, è un appuntamento di rito per il Met e una fonte di finanziamento importante per le casse del museo che riporterà in vita per l'occasione 250 abiti e accessori lungo un arco di quattro secoli, alcuni dei quali non hanno mai visto la luce prima d'ora. "Quando un abito entra al Met il suo status cambia irreversibilmente", ha spiegato Bolton: "Non può più essere indossato, e dunque non ne vedi più il movimento, l'odore. Non ne puoi ascoltare il suono, né toccarlo. Tra i cinque sensi, ci resta a disposizione solo la vista". Sleeping Beauties: Reawakening Fashion prova a risvegliarli grazie a tecnologie vecchie e nuove come il 'Pepper's Ghost', usata nell'Ottocento per permettere l'apparizione di fantasmi su un palco, ma anche video animation, effetti sonori, Cgi e intelligenza artificiale.
Microscopi saranno installati sulle teche delle 'Belle Addormentate' per permettere di verificarne il deterioramento, mentre fiori e insetti dei ricami elisabettiani appariranno sulle pareti di una sala, i pavimenti di un'altra si animeranno con serpenti ispirati dallo scollo di un abito di paillettes del primo Novecento, e corvi alla Hitchcock volteggeranno su un soffitto sovrastante un capo da sera di tulle nero disegnato da Madeleine Vionnett poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.
Ad aiutare Bolton nella messa in scena saranno il fotografo e regista britannico Nick Knight, fondatore di ShowStudio e autore di ritratti reali e di video per Lady Gaga, mentre la norvegese Sissel Tolaas, nota per aver lavorato con Demna a Balenciaga, sta creando gli effetti olfattivi che accompagneranno la rassegna.
La mostra sarà articolata lungo tre "zone' principali - Terra, Mare e Cielo - per articolare il rapporto dell'uomo col mondo naturale per la creazione di abiti. L'enfasi contemporanea sulla sostenibilità e forme rigenerative di produzione saranno esemplificate attraverso capi acquistati di recente di alcuni tra i creativi più innovatori dell'attuale fashion system.
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