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Schiaparelli haute couture tra supereroine e madonne alla fashion week di Parigi

Schiaparelli haute couture tra supereroine e madonne alla fashion week di Parigi

Corsetti con muscoli e oro. Il brand scelto da Lady Gaga all'insediamento di Biden

ROMA, 25 gennaio 2021, 17:27

di Patrizia Vacalebri

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corsetti in pelle sono modellati sui muscoli addominali e sui seni femminili come armature di amazzoni contemporanee. Abiti a sirena sono stati ricamati come gioielli con migliaia di pietre e cristalli. Scollature abissali sul lato B scoprono impudiche le natiche. Silhouette aderenti ma imbottite su busti e braccia ricordano i supereroi all'azione nelle loro tute. Una madonna nera, con aureola d'oro, in rigoroso long black dress con cappuccio, tiene in braccio il suo inanimato bambinello d'oro, di cui si odono i vagiti. E' la collezione Schiaparelli Haute couture 2021, presentata con un video nell'ambito del calendario delle sfilate parigine. Una proposta che irrompe nell'ordinario e nell'appiattimento da depressione pandemica con tutta la sua eccentrica eleganza sartoriale, che esalta il corpo delle donne a cui il direttore creativo della maison Daniel Roseberry, in tempi di virus, ha pensato di mettere i muscoli. Ricami densi, gonne fatte da metri di seta, volumi importanti abiti da fiaba, e tutto ciò che la parola couture evoca.
Lo sa bene Lady Gaga che per cantare l'inno americano durante la cerimonia d'insediamento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha scelto un romantico abito rosso e blu di Schiaparelli, con gonna vaporosa quanto bastava per mantenere le distanze anti-covid. Quella visione della couture immutata dagli anni '50 è stata riletta da Roseberry in chiave di celebrazione del corpo femminile. "Nella mia terza collezione per Schiaparelli - spiega il designer - ho voluto sfidare l'idea di ciò che la couture dovrebbe essere, con abiti che rispettano la tradizione di questa maison e dell'arte che c'è dietro, senza cliché. Qui la fantasia non è applicata ad abiti da principessa o a capi educati. La fantasia è dentro. Sono abiti che rendono consapevoli del proprio corpo, che fanno pensare a come ti muovi nel mondo. Anche Elsa Schiaparelli creava abiti che esploravano il corpo, in modo infantile, non nevrotico. I suoi erano indumenti per celebrare la gioia di mostrarsi, di pavoneggiarsi". "Abbiamo iniziato - aggiunge - scartando le solite silhouette della couture. Ho voluto prendere pezzi che non dovrebbero essere mostrati in questo contesto. I pantaloni, un bomber, per invitare le persone a vederli in modo nuovo". Così i pantaloni di pelle blouson hanno un elastico in vita, il denim del jeans color crema è re-immaginato in seta duchesse delavé e double face, impreziosito da lucchetti dorati pendenti. I tessuti sono dirompenti: insieme al faille di seta, alla pelle stampata e a un croccante taffettà, c'è anche il velluto di seta legato al neoprene e un sinuoso jersey di seta elastico per l'abito a colonna drappeggiato. Eppure, per quanto irriverente possa sembrare, tutto questo segue l'eredità della casa e della sua fondatrice, che amava il nuovo. È stata infatti lei la prima couturier a utilizzare tessuti sintetici. La prima a incorporare cerniere di plastica nel suo lavoro. La sua ambizione era quella di sperimentare, di essere irriverente in tutto forme, iconografie, colori. "Abbiamo fatto riferimento a molti dei codici e dei look che ha inventato - rivela Daniel - in modo diretto e indiretto. La nostra mantella di lana intrecciata, tempestata da migliaia di perline d'oro, evoca il suo modello del 1938, con cappuccio ricamato a forma di capelli. Il suo caratteristico lucchetto è stato trasformato in una minaudiere. Il segno del metro, in una fascia che crea uno strascico in faille di seta. Un atelier di couture può decorare in modo unico, e questi pezzi sono esempi abbaglianti dell'arte del ricamo. Ho sempre ammirato il modo in cui Elsa ricamava i pezzi, in un'epoca in cui erano di qualità quasi sussurrata, i suoi erano potenti e inaspettati. Ho cercato di portare lo stesso spirito in una collezione in cui il ricamo è trattato come una decorazione, quasi come un gioiello, la mano dell'artigiano che l'ha fatto è inconfondibile. Un complemento appropriato alle silhouette, ugualmente audaci". "La parola magia - conclude - è spesso usata quando si parla di couture. Ma dietro la magia c'è una mano umana e una dedizione umana. Questa collezione è un omaggio sia alla magia che al lavoro che c'è dietro la magia stessa".

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