Nel 2023 il settore del FederlegnoArredo ha avuto una diminuzione del 7,8% del giro di affari, ma comunque il fatturato si mantiene al di sopra dell'epoca preCovid e per il 2024 le prospettive sono di un +4,5%.
È il Centro Studi Federlegno arredo a fotografare alla vigilia dell'apertura del Salone del Mobile di Milano il 16 aprile il settore, che conta su 66.500 aziende e 300mila addetti, per un fatturato di 52,7 miliardi, che è il 4,2% del manifatturiero nazionale.
Il segno meno è dovuto soprattutto alla situazione del mercato nazionale che segna un -9,6% (32,8 miliardi), mentre l'export limita la perdita al 4,6%.
A pesare è soprattutto l'andamento del comparto del legno (.10,5% a 21,6 miliardi), anche in questo caso con una perdita più significativa nel mercato interno (-11,5% a 16.5 miliardi di euro) rispetto all'export (5.1 miliardi di euro -7.2%). Mentre ii macrosistema arredamento (27,8 miliardi di euro) registra una flessione più contenuta del 3.8%, ma ancora ampiamente sopra i livelli 2019 con un andamento simile per ii mercato interno (13,1 miliardi di euro, -3,7%) e per l'export che rappresenta ii 53% del FederlegnoArredo (14.7 miliardi di euro -3,8). Si mantiene sui livelli dell'anno precedente (+0,1%) il saldo commerciale. per un valore complessivo di oltre 9.7 miliardi di euro.
Secondo il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin si tratta di "un fisiologico rallentamento dopo due anni davvero sopra ogni aspettativa". Il rallentamento in Italia è dovuto "a molteplici fattori" come la riduzione degli incentivi fiscali, dei bonus e oltre a questo l'inflazione e l'aumento dei tassi di interesse.
"Sul fronte esportazioni - ha aggiunto -, nonostante la complicata situazione geopolitica, la nostra filiera possiamo dire che ha tenuto, contenendo la contrazione al 4,6%, mantenendo un valore di circa 2.8 miliardi di euro sopra ai livelIi 2019". "Anche il saldo commerciale della filiera supera gli 8 miliardi di euro, in crescita del 76,7% rispetto al 2022, a dimostrazione - ha sottolineato - di quanto il valore del nostro Made in Italy sia riconosciuto e desiderato in tutto ii mondo".
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