"Siamo tutti sotto shock e
spaventati. Se ci affidano i loro figli è perché devono avere
fiducia in noi". Così all'ANSA Ida Lasalandra, dirigente
dell'istituto scolastico 'L.Murialdo' di Foggia dove sabato
scorso il vicepreside è stato aggredito e picchiato dal genitore
di un alunno che il giorno precedente era stato rimproverato.
Oggi nella scuola di via Ordona si è tenuta una riunione
straordinaria del Consiglio di istituto. "La scuola è chiusa per
le festività di carnevale ma tutti i docenti si sono in pratica
autoconvocati - racconta la preside - per discutere di quanto
avvenuto, ma tutti i docenti di Foggia si stanno confrontando
sull'accaduto e intendono sensibilizzare l'opinione pubblica
perché non accadano mai più fatti del genere". "L'aggressione -
racconta la preside - è stata molto cruenta. Il docente è stato
colto alla sprovvista. Ha sentito voci concitate nel corridoio,
ha aperto la porta dell'aula dove stava facendo lezione e ha
visto nel corridoio un uomo che con prepotenza aveva eluso chi
lo stava fermando ed era addetto al controllo degli ingressi.
Quest'uomo ha raggiunto il vicepreside e lo ha colpito subito al
viso, il docente è caduto per terra ed è stato colpito con calci
allo stomaco". "Il docente non ha reagito anche perché c'era la
porta dell'aula aperta e non voleva spaventare gli alunni". Il
figlio dell'aggressore, un ragazzino di 11 anni di prima media,
avrebbe raccontato al genitore che era stato picchiato dal
professore. "Il docente - racconta la preside - lo aveva invece
richiamato e poi l'aveva preso per un braccio e lo aveva
spostato perché rischiava di far cadere i compagni. Il padre del
ragazzo anziché verificare la veridicità del racconto fatto dal
figlio si è precipitato e ha aggredito il docente. Se ci fosse
stato un dialogo si sarebbe risolto tutto". "I ragazzi -
racconta ancora la preside - adorano quel professore e da quando
è avvenuta l'aggressione gli stanno inviando messaggini
incredibili, pieni di affetto".
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