"Senza una legge
nazionale, l'esperienza di 'Liberi di scegliere' morirà". Lo ha
detto il presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio
Calabria, Roberto Di Bella, facendo riferimento all'iniziativa
da lui promossa che ha consentito di togliere alle famiglie di
'ndrangheta decine di ragazzi avviandoli ad una nuova vita in
contesti in cui possono crescere lontani da contesti legati alla
criminalità organizzata.
Un progetto che ha registrato il sostegno delle madri dei
ragazzi e che ha ispirato l'omonima fiction televisiva in cui il
presidente Di Bella é stato interpretato da Alessandro Preziosi.
Di Bella, che si accinge a lasciare il suo incarico per
scadenza naturale, é intervenuto ad un incontro a Reggio
Calabria nel salone delle udienze del Tribunale per i minorenni
organizzato da Libera e dal Centro Comunitario Agape presieduto
da Mario Nasone. All'iniziativa ha partecipato la deputata del
Movimento 5 stelle Dalila Nesci, firmataria, insieme ad altri
parlamentari, di un disegno di legge per dare continuità al
progetto "Liberi di scegliere".
"Bisogna stabilizzare l'esperienza di 'Liberi di scegliere' -
ha detto Mario Nasone - per consentire che prosegua anche dopo
l'esperienza del presidente Di Bella a Reggio Calabria,
sostenuto dall'impegno della rete sociale nazionale che l'ha
supportato".
"Dopo la sperimentazione positiva - ha detto ancora il
presidente Di Bella - i tempi sono maturi per dare una cornice
legislativa ad un lavoro che si è basato molto sul volontariato
e sull'inventiva di uffici che, adesso, però, hanno bisogno di
strumenti e risorse. I protocolli che sono stati stipulati sono
soluzioni provvisorie. I numeri di questa esperienza possono
diventare più importanti se affiancati da una normativa che dia
riferimenti e certezze".
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