"Oggi diremo a Di Maio che nella
Legge di Stabilità 2019 vanno aumentati gli investimenti in
istruzione. Noi studenti siamo costretti a pagare costi
inaccettabili per studiare. Inoltre a causa dei tagli della
riforma Gelmini che nessun Governo degli ultimi dieci anni ha
cancellato, ci troviamo in scuole e università che non hanno le
risorse per garantire la qualità della formazione. Noi
proponiamo di tagliare i sussidi statali dannosi per l'ambiente
ed aumentare le tasse sulla speculazione finanziaria per
restituire al sistema formativo e agli studenti le risorse
tagliate negli ultimi 10 anni. Siamo in stato di agitazione
permanente e torneremo in piazza in tutta Italia il 16 novembre
se nella manovra non verranno inserite le nostre proposte". A
sostenerlo è Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della
Conoscenza, che oggi alle 14 al Mise incontrerà con una
delegazione il ministro del Lavoro.
Giulia Biazzo, Coordinatrice di Unione degli Studenti, fa
sapere che al Ministro gli studenti proporranno "il superamento
Legge 107 e riformare l'alternanza scuola-lavoro. E' necessaria
l'approvazione del Codice Etico degli studenti per la totale
gratuità dei percorsi e per lo sfruttamento, per l'abolizione
delle ore obbligatorie e per riqualificare la didattica: che sia
istruzione integrata e che si investa per renderla gratuita e di
qualità! Quello che è accaduto nelle scuole elementari di Lodi
dimostra che entrare nelle nostre scuole è un privilegio:
vogliamo subito una legge nazionale sul diritto allo studio che
definisca i livelli essenziali delle prestazioni. A chi parla di
daspo e polizia nelle scuole rivolgiamo le parole più dure: si
ritiri il progetto "scuole sicure" per investire sulla messa in
sicurezza delle scuole".
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