Tutte donne, under 24, studentesse
universitarie, le vincitrici della V edizione del contest "In un
altro mondo", progetto promosso dalla Cei in collaborazione con
Caritas Italiana, che mette in palio un mese di volontariato in
un'opera, agli angoli del mondo, sostenuta con i fondi 8xmille
alla Chiesa cattolica. Sono Alice, Chiara, Elena e Rachele le
quattro ragazze, selezionate dalla Giuria, che ad agosto
potranno vivere un'esperienza al servizio degli ultimi.
Con altri 16 coetanei hanno partecipato, a fine maggio, ad un
"Camp di formazione" realizzato con il contributo di un panel di
relatori di spicco nel campo del sociale che attraverso giochi
di ruolo, dinamiche di gruppo e colloqui individuali, hanno
selezionato le 4 vincitrici del progetto che "si conferma
un'occasione straordinaria per avvicinare i giovani al Vangelo
vissuto attraverso l'amicizia e la fraternità più vera".
Prima della partenza le ragazze frequenteranno un workshop di
formazione, in programma il 19 e 20 giugno, per conoscere da
vicino i luoghi di destinazione, le attività di volontariato
richieste dalla struttura ospitante e le modalità da seguire per
l'attività di reportage. Tablet alla mano, infatti, le ragazze
pubblicheranno quotidianamente video, racconti e sensazioni per
condividere in rete la loro esperienza.
Partirà per il Brasile Alice Bano, dove a Quixada, nella
provincia orientale del Cearà, si dedicherà a ragazze-madri ed
ex prostitute delle favelas, per lo più minorenni, accolte con i
figli dall'associazione diocesana "Maria Mae da vida" (Maria
Madre della vita). Chiara Negrello volerà in Giordania dove, ad
Amman, sarà impegnata in diverse attività della Caritas locale,
dall'aiuto alle povertà, al sostegno di profughi e rifugiati
provenienti da Siria e Iraq accolti presso la casa accoglienza
"Garden of Mercy", dove vengono svolte attività di orientamento
e formazione professionale. I ragazzi della comunità
Ambalakilonga, il centro dell'Associazione educatori senza
frontiere in Madagascar, attendono Elena Signori che si occuperà
di formazione in una delle nazioni più povere del pianeta mentre
Rachele Ferrari in Terra Santa, a Betlemme, offrirà supporto e
cure ad anziani, distribuirà pasti caldi ai più poveri,
organizzerà attività ludiche e di animazione per i bambini
collaborando con l'ATS (Associazione Pro Terra Sancta).
"C'è un interesse molto forte dei giovani verso il bene
comune e il volontariato come testimoniato dalle 466 candidature
che abbiamo ricevuto quest'anno. C'è molta propensione alla
spiritualità che significa, a volte, vicinanza al credo
religioso e, in altre, semplicemente trovare un senso della
vita. In un mondo dove sembra che prevarichi l'indifferenza,
l'individualismo, il protagonismo, bisogna offrire ai giovani
messaggi positivi, di condivisione e di misericordia",
sottolinea Matteo Calabresi, responsabile del Servizio
Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.
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