Si intitola "Massofobia: l' Antimafia
dell'Inquisizione", il libro-documento scritto dal Gran Maestro
del Grande Oriente d'Italia, Stefano Bisi, la più grande
obbedienza massonica. Il volume racconta la complessa ed
articolata vicenda dell'indagine dell'Antimafia sulla Libera
Muratoria associata alla mafia, parla di quello che Bisi
definisce il "pretestuoso sequestro degli elenchi" e le
iniziative legali che ne sono seguite.
"Questo libro - scrive nella prefazione Bisi - è il racconto
di una lunga e complessa vicenda nata dall'indagine della
Commissione parlamentare nazionale Antimafia che ha fatto
sequestrare gli elenchi dei liberi muratori di Sicilia e
Calabria del Grande Oriente d'Italia e di altre Obbedienze. Un
atto arbitrario e discriminatorio che da Gran Maestro ho subito
stigmatizzato iniziando una battaglia laica per la salvaguardia
e la difesa dei diritti associativi non solo degli iscritti al
nostro Ordine ma di tutti, peraltro previsti in modo
inequivocabile dalla Carta Costituzionale della Repubblica
Italiana. Pensiamo che sia doveroso fare conoscere non solo ai
fratelli ma anche agli uomini liberi e coscienti gli avvenimenti
ed i fatti che attraverso meri teoremi e senza alcun reale
notizia criminis hanno portato i membri della Commissione
Antimafia, alcuni colpiti da vera e propria massofobia, a
sostenere l'assunto delle infiltrazioni mafiose all'interno
della Massoneria regolare senza distinguo e senza porsi il
minimo dubbio. Questo singolare modo di pensare e di procedere,
unitamente ad alcuni disegni di legge palesemente antimassonici
che si rifanno alla legge fascista che mise al bando la Libera
Muratoria, devono fare riflettere e indurre non solo i massoni
alla difesa della libertà di associazione. Certi che la Corte
Europea dei diritti dell'Uomo saprà vagliare con equità ed
equilibrio la vicenda giuridica della quale questo libro vuole
essere fedele testimonianza".
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