ll ministero dell'Università ha
pubblicato l'aggiornamento degli importi delle borse di studio
universitarie al tasso di inflazione, garantendo il mantenimento
del potere di acquisto degli studenti universitari. I
provvedimenti, compreso quello relativo all'innalzamento delle
soglie Isee e Ispe sempre dipendente dalla variazione del tasso
di inflazione, sono ora al vaglio degli organi di controllo.
Lo studente universitario meritevole e con minori possibilità
economiche avrà quindi l'opportunità di disporre, per l'anno
accademico 2024/2025, di una borsa di studio fino ad oltre 8.000
euro; valore mai raggiunto fino ad ora dalle borse di studio
pubbliche e possibile anche grazie all'utilizzo virtuoso delle
risorse del Pnrr, nonché della dotazione finanziaria disposta da
ogni Regione e dei proventi della relativa tassa regionale per
il diritto allo studio.
Per il prossimo anno accademico il contributo del Mur alle
borse di studio erogate dalle Regioni, che ai sensi della
Costituzione detengono la competenza in materia di diritto allo
studio, raggiungerà il massimo storico: circa 850 milioni, a
conferma - fa notare il dicastero - dell'importanza strategica
attribuita dal ministero dell'Università e della Ricerca al
diritto allo studio come leva fondamentale per una società
inclusiva e che, valorizzando i talenti indipendentemente dalla
situazione economica di partenza, rende possibile l'accesso
all'istruzione di qualità.
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