Cala la dispersione scolastica, con
un tasso del 13,8% di coloro che abbandonano precocemente gli
studi (dato 2016) contro il 20,8% di dieci anni fa. L'Italia si
avvicina dunque all'obiettivo Europa 2020, al raggiungimento del
livello del 10%. Ma restano forti gli squilibri territoriali,
con Sicilia, Campania, Sardegna, sopra la media nazionale. I
maschi sono più coinvolti delle femmine, così come percentuali
più alte si registrano fra studentesse e studenti di
cittadinanza non italiana che non sono nati in Italia e fra
coloro che partono da condizioni economiche e sociali meno
vantaggiose. In Italia ci sono infatti oltre 1 milione di
persone in crescita (fra i 3 e i 18 anni) e in età scolare che
vivono in condizione di povertà assoluta.
Sono i dati da cui è partito il lavoro della Cabina di regia
sulla dispersione scolastica e la povertà educativa istituita
dalla Ministra Valeria Fedeli e guidata da Marco Rossi Doria, ex
Sottosegretario all'Istruzione ed esperto del tema. Il gruppo,
istituito a maggio del 2017, ha lavorato in questi mesi mettendo
a punto un documento che offre, oltre ad una panoramica del
fenomeno, una serie di raccomandazioni sulle azioni da mettere
in campo nel prossimo quinquennio per contrastare con forza la
dispersione e le povertà educative, passando attraverso "un
piano nazionale di contrasto".
"Grazie al lavoro attento fatto dalla Cabina di regia in questi
mesi, offriamo oggi al Paese una fotografia chiara del fenomeno
e un piano d'azione per intervenire in maniera efficace e
sistemica nella direzione del contrasto del fallimento formativo
che, voglio dirlo chiaramente, non è semplicemente uno dei
problemi della scuola italiana. È il problema. Della scuola, del
Paese intero", ha sottolineato oggi la ministra Valeria Fedeli,
secondo la quale "combattere la povertà educativa deve essere la
priorità nazionale, perché questa è la base per combattere le
altre povertà: da qui partono le disuguaglianze, così come le
opportunità". Fra gli obiettivi prefissati dal documento,
l'abbattimento dei tassi di abbandono al di sotto del 10% (che è
il limite europeo) in tutte le aree del Paese e l'aumento degli
investimenti per elevare il livello delle conoscenze e
competenze di base e di cittadinanza. "Oggi offriamo uno
strumento di lavoro che propone articolate linee di indirizzo e
raccomandazioni sulle azioni da mettere in campo. La riduzione
delle diseguaglianze è un diritto da garantire alle nostre
ragazze e ai nostri ragazzi", ha sottolineato Rossi Doria.
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