Nell'anno scolastico 2022-2023 il 34%
dei detenuti ha frequentato corsi di istruzione all'interno
delle carceri. I promossi sono stati il 45% degli iscritti
totali. Nel 2023, la formazione professionale all'interno delle
carceri italiane ha coinvolto circa il 6% dei detenuti. Questi i
dati emersi in occasione del convegno del Cnel a Roma.
Nel corso dell'anno accademico 2023/2024, il numero
complessivo dei detenuti iscritti all'università è stato pari a
1.707, meno del 3%. In Italia il 33% dei detenuti risulta
coinvolto in attività lavorative (19.153 impiegati nel 2023), ma
solamente l'1% di essi è impiegato presso imprese private e il
4% presso cooperative sociali. La stragrande maggioranza, pari
all'85%, lavora alle dipendenze dell'amministrazione
penitenziaria (talvolta solo per poche ore al giorno o al mese).
Fra i detenuti alle dipendenze dell'amministrazione
penitenziaria, l'82,5% svolge servizi d'istituto. La mancata
offerta di opportunità lavorative per i detenuti priva lo Stato
di un ritorno sul Pil fino a 480 milioni di euro.
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