- MILANO - Parole e musica per superare le barriere delle
carceri e arrivare al grande pubblico per dare voce ai detenuti.
È l'obiettivo di 'Parole liberate: oltre il muro del carcere',
il premio riservato ai poeti della canzone detenuti nelle
carceri italiane, promosso dall'omonima associazione in
collaborazione con l'assessorato alla Partecipazione del Comune
di Milano insieme, tra gli altri, al Dap (Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria-Ministero della Giustizia). I
vincitori delle ultime due edizioni, Giuseppe Catalano e Pietro
Citterio, sono stati premiati questa mattina dal sindaco di
Milano, Giuseppe Sala, e le loro poesie diventeranno canzoni
grazie alla collaborazione di artisti italiani. Il big della
prima edizione 2014/15, che ha visto 58 testi in gara, è stato
il cantautore Ron, che ha musicato 'Clown Fail' di Cristian
Benko in arte Lupetto, allora detenuto presso il carcere di San
Vittore. Il big della seconda edizione (2015-2016 con 129 testi
in gara) è Virginio Simonelli, già vincitore di Amici nel 2011.
Virginio ha musicato e interpretato la lirica "P.S. Post
scriptum" di Giuseppe Catalano, che all'epoca della
partecipazione al Premio era detenuto presso il carcere di
Opera. La terza edizione 2016/2017 è dedicata alla memoria di
Marco Pannella ed è stata vinta da Pietro Citterio, detenuto
presso il carcere di Opera, che con "Frammento" ha conquistato
la giuria. Qui da una parte "c'è chi sconta una pena e
dall'altra chi si fa carico di dare loro nuove opportunità - ha
spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala -. A chi ha
sbagliato dico che noi ci siamo, perché Milano deve essere città
guida da molti punti di vista. È stata tra l'altro la prima
città che ha nominato un garante dei detenuti".
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