"In questa campagna elettorale non
abbiamo sentito mai o quasi mai parlare della priorità mafie
eppure le mafie inquinano l'economia e distorcono a volte il
lavoro della politica e quindi non intervenire sulle mafie
significa consentire alle stesse di non avere un nemico pronto,
capace di contrastarle". Ad affermarlo è il procuratore
nazionale antimafia, Cafiero De Raho, parlando con i cronisti a
margine della presentazione del Rapporto di Avviso pubblico
sugli amministratori locali minacciati. "Io spero che quello che
è avvenuto in campagna elettorale non si traduca nella soluzione
di altre problematiche; c'è un totale spostamento
dell'attenzione verso altri problemi che pure sono gravi, come
quello dei migranti, ma abbiamo il problema delle mafie, la
politica non può non dare un carattere di priorità; serve una
attenzione ancora più alta, le mafie puntano in alto, investono
in settori che sono la nostra libertà e la nostra forza
economica".
"Oggi ci sono amministratori che si sostengono col voto delle
mafie - ha detto nel suo intervento davanti alla platea il
procuratore De Raho - ma tantissimi si muovono per affermare la
piena legalità, non è più come una volta. Condivido da sempre
l'affermazione lo stato siamo noi, ma noi per primi dobbiamo
essere vicini alle persone che si espongono, bisogna che si crei
una rete di protezione e di controllo. Tutti insieme possiamo
annientare le mafie: lo stato è forte di forze di polizia
efficienti, come dei carabinieri e della finanza, di una
autorità giudiziaria che si impegna e e di parte della politica
particolarmente impegnata".
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