Le olive prodotte sul terreno tolto
alla mafia, il bar della stazione che diventa luogo di incontro
là dove c'era solo degrado, la distilleria in Campania dove in
azienda si sta come in famiglia, la filiera del pane dalla
semina ai forni sostenuta dai prestiti della Caritas, le
cooperative che danno lavoro a ragazzi più fragili, disabili,
immigrati, giovani usciti dalle dipendenze. Sono solo alcune
delle oltre quattrocento "buone pratiche" presentate alla
Settimana Sociale di Cagliari. C'è un lavoro "buono" che
funziona e dà prospettive ai giovani. Piccole esperienze
disseminate sul territorio che possono fare da apripista - è
l'opinione della Chiesa italiana - per un nuovo modo di
concepire l'occupazione. - A CAGLIARI LA FILIERA DEL PANE. "Di
grano, di pane e di lavoro" è il progetto promosso dalle Caritas
di Cagliari e Ozieri che produce pane di qualità, occupandosi di
tutta la filiera, dalla semina alla vendita. Il piano è appena
partito è si punta per il 2018 ad un giro di affari di 180mila
euro con la creazione di almeno 5 posti di lavoro. "Ma è
possibile inserirsi in questo circuito virtuoso con le proprie
competenze", spiega Filippo Maselli, responsabile nella Caritas
diocesana del "Prestito della speranza", che sostiene giovani
che vogliono fare impresa. - CERIGNOLA, "QUI LA MAFIA HA PERSO".
E' questa la scritta su un muretto nel terreno che sintetizza il
progetto di "Pietra di scarto", una cooperativa di Cerignola
(Foggia) che lavora terreni confiscati alla criminalità
organizzata. Sui 3 ettari confiscati ad un affiliato di uno dei
clan foggiani di riferimento negli anni '80, la cooperativa
produce olive "Bella di Cerignola", che vengono rigorosamente
raccolte a mano. No al caporalato e no allo sfruttamento di
manodopera straniera: questo l'obiettivo principale che
accompagna una esperienza che valorizza allo stesso tempo il
'made in Italy' agroalimentare. Dal 2010 i ragazzi organizzano,
insieme ad altre realtà del territorio, campi di Libera e
iniziative di antimafia sociale. - LA VIGNA DEL VESCOVO. Un
terreno messo a disposizione dalla Chiesa di Reggio Calabria ai
giovani disposti a mettersi in gioco per creare una attività
imprenditoriale. E' nata così nel 2016 la Cooperativa Agricola
Cinque Talenti. Si coltivano viti tenendo contro del rispetto
dei diritti dei lavoratori in una terra dove invece comandano
troppo spesso le regole del caporalato e dello sfruttamento. Ora
il sogno dei giovani è di affiancare alla vigna una cantina
sociale. - IL BAR DELLA STAZIONE A MONDOVI'. Un posto di degrado
che si trasforma in luogo di incontro: nella stazione di Mondovì
(Cuneo) nasce il "Caffè sociale". A lavorare al progetto sono
persone che difficilmente potrebbero trovare lavoro da un'altra
parte; tra loro anche diversi giovani migranti. Niente
macchinette per il gioco d'azzardo né sigarette; verranno invece
serviti prodotti biologici grazie all'orto connesso al posto di
ristorazione. "Imparare a vivere insieme tra persone di culture
diverse è la scommessa della nostra generazione. Se non ci
riusciremo il mondo sarà un inferno, sarà bruttissimo", dicono i
giovani che hanno scommesso su questo progetto. L'apertura del
"Caffè sociale" è prevista tra fine 2017 e inizi 2018.
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