Qualche centinaio di docenti
specializzati per le attività di sostegno, con il supporto della
Flc Cgil e la partecipazione della Uil hanno manifestato a Roma
per esprimere il proprio dissenso verso le politiche del governo
relative all'inserimento "a pettine" dei titoli esteri in attesa
di riconoscimento nelle Graduatorie Provinciali per le supplenze
(Gps) e all'attribuzione di 36 punti nelle graduatorie sostegno
ai corsi di abilitazione su materia. Queste misure, secondo i
manifestanti, hanno significativamente inficiato la regolare
competizione nelle graduatorie. Durante la manifestazione, due
rappresentanti dei docenti e due dei sindacati hanno incontrato
una delegazione del governo presso il ministero dell'Istruzione
e del Merito (Mim).
L'incontro ha permesso un lungo e approfondito confronto. I
docenti hanno richiesto una revisione delle normative vigenti,
evidenziando le disparità causate dall'inserimento "a pettine"
dei titoli esteri in attesa di riconoscimento nelle graduatorie
provinciali. Inoltre, è stata sollevata la questione
dell'attribuzione di 36 punti nelle graduatorie sostegno ai
corsi di abilitazione su materia, che contrasta con i criteri di
equità e merito. I rappresentanti sindacali hanno ribadito
l'importanza di una revisione dei criteri di valutazione insieme
alla necessità di assicurare una competizione leale e
trasparente nelle Gps, in linea con le direttive europee e con
la normativa nazionale. Alessio Golia, tra gli organizzatori del
presidio al Mim, ha affermato che si tratta "della prima di una
serie di iniziative volte a sensibilizzare il governo sulle
tematiche espresse. Invitiamo tutti i docenti a una
mobilitazione generale e a lottare per i nostri legittimi fini.
È fondamentale che tutti i professionisti dell'istruzione si
uniscano in questa battaglia per garantire un sistema scolastico
equo e meritocratico."
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