"Credo che come governo
Draghi, così come anche in precedenza, sono stati messi in atto
tutti gli alert necessari per fare in modo che risorse, come
quelle per esempio del Pnrr, non vadano a finire nelle mani
sbagliate". Oggi, in visita a Reggio Calabria, dove ha
presieduto il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza
pubblica, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha parlato
anche dei fondi del Pnrr e del rischio che vengano utilizzati in
maniera sbagliata.
"Noi - ha aggiunto - stiamo portanti avanti delle attività
per schermare queste risorse. Schermarle dalla criminalità
organizzata attraverso controlli capillari. Domani avrò un
protocollo con la Confindustria in materia di antimafia. Noi ci
stiamo muovendo. Ma non è che lo stiamo facendo oggi. Questa è
una missione del ministero dell'Interno e noi sulla base di
quelli che sono le normative vigenti, abbiamo messo in campo
tutti gli strumenti. Certamente tensione c'è in relazione ai
fondi del Pnrr".
Una tensione che riguarda anche i territori a più alta
densità mafiosa e in particolare quello di Reggio Calabria. A
proposito, Lamorgese ha assicurato che "il prefetto sta vedendo
di mettere a punto un protocollo su cui noi daremo, come
ministero dell'Interno a livello centrale, delle linee guida che
stiamo predisponendo al mio Gabinetto. Linee guida che poi
trasmetteremo ai prefetti in modo che ci siano delle linee
comuni sul territorio nazionale, sugli aspetti che meritano
maggiore attenzione. Faremo riferimento anche alle norme del
codice degli appalti come le abbiamo modificate di recente e su
questo interverremo in maniera decida".
"Una cosa è certa - ha ribadito il ministro dell'Interno -
non possiamo assolutamente che queste risorse vadano a finire
nelle mani sbagliate. Questa è una priorità assoluta. Se n'è
parlato anche in Consiglio dei ministri e alla luce di questo,
faremo degli interventi mirati dando delle linee guida uniformi
nel territorio nazionale".
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