L'Italia si è presentata
rinnovata, con membri di peso come Piero Fassino, e Luigi De
Magistris, e schierata quasi al massimo delle sue forze alla
sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del
Consiglio d'Europa, dove ha ottenuto un pieno riconoscimento
all'interno dell'organismo, con nomine importanti ai vertici.
"In questa sessione erano presenti 15 membri sui 18 previsti,
la più ampia rappresentanza italiana al Congresso sinora" dice
Remo Grenga, consigliere comunale di Sezze (Latina), e nuovo
presidente della compagine italiana, di cui, come la maggioranza
dei suoi colleghi, è entrato a far parte in questa occasione.
"Purtroppo ci sono state 3 defezioni negli ultimi giorni, ma
visto che ritengo sia fondamentale che la delegazione si
presenti al completo, mi impegnerò affinché questo accada" ai
prossimi appuntamenti, afferma.
Il programma della nuova delegazione, che tra membri effettivi
e supplenti conta 34 rappresentanti di comuni, province e
regioni (24 sono di nuova nomina) "non è ancora stato
completamente definito" spiega Grenga, che evidenzia però come
siano stati fissati alcuni obiettivi. Tra questi: un maggiore
impegno sul fronte nazionale e al Congresso, dove la delegazione
ha già ottenuto 4 cariche di rilievo, con Piero Fassino alla
presidenza del gruppo socialista; Barbara Toce alla vice
presidenza della camera delle autorità locali; e 2 vice
presidenze di commissione, Agnese Ugues al monitoraggio; e
Manuela Bora alla governance.
Tra i prossimi passi, anche quello di ottenere l'incarico a
redigere un certo numero di rapporti del Congresso.
In Italia la delegazione punta invece ad organizzare, dal mese
prossimo, "una sorta di conferenza di servizi ministeriali con
capi di gabinetto e il Ministro degli esteri per condividere le
proposte e le perplessità che emergono da risoluzioni e
raccomandazioni votate dal Congresso dei poteri locali e
regionali del Consiglio d'Europa, sia rispetto agli enti locali
che per i governi", indica Grenga.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA