Con 29 voti a favore, 11 contrari e
un astenuto il Consiglio regionale della Campania ha approvato
il disegno di legge "Modifiche alla legge regionale 26 maggio
2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e
nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare)".
Il provvedimento, ad iniziativa della Giunta regionale, è
finalizzato a dare slancio al sistema di governance delineato
con la legge regionale in materia di gestione dei rifiuti e a
fortificare il raggiungimento degli obiettivi previsti per
l'ottimale smaltimento dei rifiuti in Campania.
La misura nasce dall'esigenza di adeguare la disciplina
regionale sulla governance del ciclo integrato dei rifiuti a
quanto previsto dal decreto legislativo 201/2022 sul riordino
della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza
economica, che ha distinto le funzioni di regolazione e di
gestione nell'assetto organizzativo degli enti locali,
introducendo il divieto per gli enti di governo d'ambito di
partecipare direttamente o indirettamente a soggetti incaricati
della gestione del servizio.
In attuazione del mutato quadro legislativo centrale il
disegno di legge, inoltre, la legge approvata dal Consiglio
interviene con misure di rafforzamento della governance della
gestione del ciclo integrato dei rifiuti finalizzate alla piena
implementazione della disciplina regionale relativa alla
individuazione del soggetto gestore del servizio di gestione
integrata dei rifiuti all'interno dell'Ato (Ambito Territoriale
Ottimale) o di ciascun sub ambito distrettuale e all'affidamento
del servizio, stabilendo il termine di 120 giorni dalla entrata
in vigore delle disposizioni entro cui gli Enti d'Ambito e i Sub
ambiti distrettuali formalmente costituiti individuano le forme
di gestione ed affidano i servizi.
Nell'ipotesi di affidamento a società partecipate dai Comuni,
a totale o parziale capitale pubblico, di nuova costituzione o
già esistenti, gli Enti d'Ambito definiscono gli atti
consequenziali di competenza dei singoli Comuni ad assegna loro
un termine di 120 giorni per la loro approvazione. Inoltre, il
disegno di legge introduce una nuova forma di esercizio di
poteri sostitutivi da parte della Regione in caso di
inadempimento.
"L'obiettivo - spiega il presidente della commissione
Ambiente Giovanni Zannini (De Luca Presidente) è dare tempi
certi a gli enti d'ambito nella definizione dei modelli di
gestione del ciclo integrato dei rifiuti attraverso uno
strumento normativo efficace".
Dal Consiglio regionale via libera anche alla proposta di
variante al Piano Territoriale Paesistico dei Comuni Vesuviani
per la realizzazione del progetto del nuovo parco Bioma -
Bioparco del Mediterraneo approvato dal Comune di Boscoreale in
attuazione del protocollo d'intesa stipulato con il dipartimento
di Agraria della Federico II. Il progetto, che ha ricevuto il
parere favorevole dalla Conferenza di Servizi, prevede la
realizzazione del Parco Bioma che comprenderà aree funzionali
rappresentate da serre e campi sperimentali ad alta tecnologia,
un parco botanico con un biolago, un laboratorio tecnologico di
realtà virtuale e modellistica ed una struttura di servizio e
didattica, senza generare incremento dell'edificazione.
Rinvio in commissione - per sentire le associazioni di
categoria - per il provvedimento che prevede l'adozione del
piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo, Puad,
con finalità turistico-ricreative. Slitta alla prossima seduta
di Consiglio anche il bilancio di previsione del Consiglio
regionale per il triennio 2023-2025. In questo caso va acquisito
il parere dei revisori.
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