I lavori a Capri per la sede
dell'ufficio giudiziario del giudice di Pace vanno per le lunghe
e il presidente dell'associazione avvocati dell'isola Mario
Coppola decide di dimettersi, per protesta.
In un messaggio inviato agli avvocati isolani associati, Coppola
spiega, nel dettaglio, le ragioni della sua decisione: "I lavori
avrebbero richiesto al massimo un mese e mezzo e invece è
passato oltre un anno e mezzo e ancora niente. Di recente c'è
stato anche il sopralluogo del consulente tecnico della
presidenza del tribunale di Napoli, circa 15 giorni fa - spiega
Coppola - e da allora non si è mosso ancora nulla".
La necessità di avere una sede del giudice di pace a Capri è
legata all'esigenza di evitare a cittadini, professionisti,
forze dell'ordine, testimoni, e a tutti coloro che girano
intorno alla macchina giudiziaria, di attraversare il Golfo per
raggiungere Napoli.
Enormi, infatti, secondo gli isolani, sono le difficoltà a cui
sono esposti, in termini di costi e specie in caso di maltempo.
L'istituzione sull'isola del giudice di pace è stata
espressamente chiesta anche dal Tribunale partenopeo e dal
ministero.
"Pertanto - continua Coppola, secondo il quale i ritardi
sarebbero da addebitare al Comune - mi vedo costretto, mio
malgrado, a chiedere al consigliere anziano di convocare
l'assemblea e di inserire nell'ordine del giorno le mie
dimissioni, la nomina del nuovo presidente ed, eventualmente,
anche quella di un nuovo direttivo".
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