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All'Elicantropo 'Conta che passa la pazza' di Irma Ciaramella

All'Elicantropo 'Conta che passa la pazza' di Irma Ciaramella

Dall'11 aprile un viaggio alla ricerca della propria identità

NAPOLI, 09 aprile 2024, 09:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sarà in scena al Teatro Elicantropo di Napoli, da giovedì 11 aprile alle ore 20.30 (repliche fino a domenica 14), 'Conta che passa la pazza', monologo scritto e interpretato da Irma Ciaramella alle prese con una bizzarra e tormentata creatura, con la regia, l'allestimento scenico e la musica di Francesco Maria Cordella.
    Presentato da Acts Theater, l'originale allestimento, sottolinea una nota, "vede sul palco una donna, costretta in una gabbia in tela gommata che ricorda le strutture coniche rinascimentali a cerchi sulla quale veniva appuntata la gonna, ma che qui rimane solo di veduta per simboleggiare una donna segregata dalla sua malattia e imprigionata nel suo dolore".
    Non sa da dove viene e nemmeno dove andrà, non ricorda il suo nome, nemmeno se ha avuto figli. Poi, improvvisamente, grazie a bigliettini di memoria che le fuoriescono dalle tasche e che le sono stati suggeriti dal medico, la donna ricorda forse ciò che era stata in vita. Forse una cantante lirica, forse ha avuto un figlio, forse un marito. Ma tutto è contrassegnato da un se, tutto il monologo viaggia infatti nella sfera dell'incertezza, della possibilità, della probabilità. Le frasi si accavallano, si intrecciano, si contorcono, si frammettono a euforia, slanci, pianti e rimbalzano grazie a sbalzi d'umore frequenti e repentini.
    La donna parla ormai in casa sua, in cucina, con la sua caffettiera, la sua pentola e anche con il coperchio. Sono questi gli interlocutori cui lasciarsi andare, ricordare, confabulare, inventare, riflettere, ridere e sdegnarsi fin quando e fin quanto vuole la mente. Agitazione, aggressività, disinibizione.
    I contenuti del pensiero viaggiano sulla via dei deliri, e quelli della percezione sulla via delle allucinazioni. Il dramma dell'Alzheimer è evidente.
    'Conta che passa la pazza', si sottolinea, "è un faccia a faccia con le brutture di una civiltà fagocitata del sistema mediatico e dalla realtà virtuale".
   

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