Magistrati e avvocati in platea. E
protagonisti attori e registi, scrittori e il rapper Lucariello.
A parlare di giustizia. Nella Sala dei Baroni del Maschio
Angioino ha preso il via il convegno 'Dialoghi con la
magistratura' promosso dall'Associazione nazionale magistrati di
Napoli con un folto pubblico. Ma come nasce l' idea di un
convegno con attori e artisti?
"E' l'adempimento di un mandato assembleare perchè noi
magistrati associati ci siamo incontrati a Roma, a fine
novembre, per discutere dei temi delle riforme, dell'impatto che
potrebbero avere sull'assetto costituzionale della magistratura.
E quindi sulla democrazia del Paese perché siamo preoccupati per
l'indipendenza. L'indipendenza non è un nostro privilegio ma è
in funzione di garantire un servizio di giustizia che sia
democratico e l' uguaglianza di tutti davanti alla legge",
spiega Ida Teresi presidente Anm di Napoli. "Questa assemblea si
concluse con un deliberato che dava mandato a tutte le giunte
distrettuali, e quella del distretto di Napoli attualmente da me
presieduta, di organizzare un evento di apertura alla
cittadinanza per dialogare con essa. E noi abbiamo deciso di
impostarlo in un modo extra ordinem: non parliamo noi ma gli
artisti. Anche perche' la voce dell'arte, della cultura e' una
voce che deve esser libera. E quindi, una delle prime libertà
del Paese deve esser la libertà di espressione, di pensiero,
della critica. Quindi, parlare alla popolazione sempre di temi
di giustizia - tanto e' vero che gli artisti fanno interventi
tratti da opere che in qualche modo si inseriscono in vicende
giudiziarie - ma attraverso voci non tecniche".
All' evento lo scrittore Roberto Saviano e anche Mamadou
Kouassi Pli Aadama, ispiratore del film 'Io Capitano' di
Garrone. "Questo film mi ha dato la possibilita' di diventare la
voce delle persone senza voce, di far conoscere questa verità a
livello nazionale e internazionale", ha detto Mamadou. E in un
passaggio dell' intervento, accennando alla strage di San
Gennaro in cui furono uccisi immigrati a Castel Volturno
(Caserta) per mano della camorra e alle indagini successive, ha
detto: "Lì abbiamo riconosciuto il ruolo della magistratura.
Credo che la magistratura debba essere indipendente, libera e
autonoma".
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