Sessantamila euro come "parziale
ristoro" per le famiglie di Francesco Altamura e Lucia Morra, i
due ragazzi investiti e uccisi a Napoli il 30 settembre 2023 da
un 34enne che guidava sotto l'effetto di droga e alcol. Un'
offerta formalizzata ufficialmente oggi davanti al giudice della
prima sezione penale di Napoli (collegio 1B) da uno degli
avvocati dell'imputato a cui però è stato opposto un secco
rifiuto.
Prima dell'inizio del processo le famiglie delle due
giovanissime vittime, investite e morte sul colpo mentre
viaggiavano su uno scooter, hanno esposto uno striscione con il
quale hanno invocato "Giustizia certa per Lucia e Checco".
"E' solo un parziale ristoro, non è sostitutivo, una
manifestazione nei confronti della famiglia delle persone
offese", ha spiegato il legale dell'imputato.
Dopo avere preso atto del rifiuto è stata formalizzata, sempre
dagli avvocati dell'imputato, una richiesta di celebrare il
processo con il rito abbreviato ma condizionato a una perizia
finalizzata ad accertare se il faro anteriore dello scooter
fosse funzionante. Anche questa istanza ha ricevuto un rifiuto
da parte del giudice che ha poi deciso per la formula
dell'abbreviato "secco": il processo prenderà il via alle 11 del
23 aprile prossimo.
"Quando si guida sotto l'effetto di alcol e droga - ha detto
Gianfranco Morra, padre di Lucia - l'auto diventa un'arma
impropria. E questo non viene punito adeguatamente, secondo me.
C'è un vuoto legislativo da colmare e noi, come genitori di
Lucia e Checco ci adopereremo affinché sia introdotto l'omicidio
doloso. Come per il 'codice rosso' deve essere introdotta una
analoga trattazione di questo tipo di casi per fermare tragedie
come quella accaduta ai nostri figli".
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